Domenica sera a Novara sarà una partita difficile, loro sono indietro in classifica ma in casa se la giocano sempre, il loro allenatore conosce molto bene i suoi uomini e saprà rimediare agli errori commessi contro la Lazio. Lì è arrivata una sconfitta causata da gravi ingenuità difensive. In particolare il portiere Ujkani è sembrato un po’ incerto.
Nonostante tutto, il Novara non è una squadra in disarmo, è anzi un gruppo solido, negli anni è stata creata una rosa molto affiatata, in attacco i vari Rubino, Morimoto e Granoche fanno molto movimento e possono mettere in difficoltà i nostri difensori, spesso in affanno contro gli attaccanti veloci. C’è da temere meno l’insidia del terreno sintetico, che il Napoli ha già saggiato a Cesena senza lasciarsi condizionare.
Noi però abbiamo bisogno di ritrovarci in trasferta, dove la vittoria manca da più di due mesi. Dopo quella trionfale serata di San Siro (Primo ottobre) sono arrivate solo delusioni: la sconfitta assurda di Catania, i pareggini con Cagliari e Atalanta. Due punti in tre trasferte sono davvero pochi, considerando che lo scorso anno i successi esterni furono ben nove.
Contro le piccole in questo scorcio di campionato stiamo facendo troppa fatica, eppure è proprio sui campi di provincia che si recuperano i punti per riprendere una posizione di classifica all’altezza delle nostre aspirazioni. Domenica sera bisognerà giocare come se fosse una finale, da qui a Natale c’è la chance di recuperare almeno una posizione in classifica, l’obiettivo deve essere comunque arrivare alla pausa con un filotto di vittorie.
Dalle partite con Novara, Roma e Genoa possono arrivare nove punti, e allora sì che ricominciamo a ragionare. Per sognare, bisognerà attendere ancora, e chissà che il mercato di gennaio non ci aiuti.
Giulio Spadetta