All’inizio e alla fine del match dominato dal Barcellona (70 per cento possesso-palla) il Milan beffa i catalani portando via dal Camp Nou un sorprendente pareggio (2-2). Comincia bene per le tre italiane l’avventura in Champions.
Sorpreso dal fulmineo gol di Pato (dopo 27 secondi), il Barça prende in pugno la partita costringendo il Milan ad arretrare. Il tiqui-taca dei catalani non ha la solita eleganza perché un Milan compatto lo intercetta e lo rende meno fluido del consueto. Ma col passare dei minuti c’è una sola squadra che attacca.
Xavi è il dominatore assoluto, l’ispiratore di tutte le manovre blaugrana. Dani Alves in costante proiezione offensiva sulla destra. Messi si destreggia fra le marcature di Van Bommel e Seedorf. Villa più insidioso di Pedro. Alla fine si conteranno 14 conclusioni del Barcellona (due gol, un palo, tre tiri nello specchio della porta, cinque fuori) e tre soli tiri del Milan (due gol e una conclusione di Pato parata senza difficoltà da Valdes).
Per dare una idea dell’elegante “scippo” operato dal Milan basta ricordare che la squadra rossonera si è affacciata solo sei volte nell’area del Barcellona. Ma c’è da dire che la squadra di Guardiola è stata poco brillante e incisiva, merito di difesa e centrocampo del Milan che hanno intasato gli spazi centrali e mandato a monte gli uno-due dei catalani.
Il Milan ha colpito all’inizio e alla fine. Magistrale! Immediata prodezza di Pato che sbucava dal cerchio di centrocampo e, contro la lentezza di Mascherano e Busquets, si portava avanti la palla per cinquanta metri e andava a battere Valdes. Nel secondo dei quattro minuti di recupero, col Milan che guadagnava campo, i rossoneri usufruivano di un corner: sulla battuta dalla bandierina di Seedorf, Thiago Silva fra tre avversari saltava più in alto di tutti e insaccava di testa (92’).
Fra il primo e il secondo gol milanista, un Barcellona padrone del campo. Il Milan era privo di Ibrahimovic e Robinho, infortunati. Al Barça mancavano Piquè e Sanchez. Allegri passava dal 4-3-1-2, con Pato e Cassano in attacco, a un solido 4-4-1-1. Pato si spegneva dopo il gol. Cassano, defilato a sinistra sul fronte offensivo, non entrava mai in partita. Ma è anche vero che agli attaccanti rossoneri non giungevano palloni. Il Barcellona era pronto a rubarlo ai milanisti pressando a tutto campo. Al Milan non riusciva mai il contropiede.
Il Barcellona aveva chiuso 2-2, sul campo della Real Sociedad, anche l’ultimo incontro di campionato attirandosi pesanti critiche. Il 2-2 col Milan le moltiplicherà. E’ stato un Barcellona troppo sicuro di vincere, beffato alla fine dal gol di Thiago Silva. Il Milan ha saputo soffrire contenendo il girotondo spagnolo. Nesta e Abate sono stati provvidenziali in più di una chiusura. I centrocampisti si sono sacrificati in una copertura continua lasciando solo ad Alves sulla destra e a Xavi lontano dall’area di Abbiati di far gioco. Seedorf è stato onnipresente, essenziale in copertura e poi unico a uscir fuori dall’assedio catalano. E’ mancato al Barcellona l’incisività di Pedro e Silva. E a Messi sono riuscite raramente le sue irresistibili serpentine. La pulce, comunque, ha colpito il palo esterno su punizione (19’) e ha poi creato il gol dell’1-1 sfondando a sinistra, nell’area milanista, tra Thiago Motta, Nesta e Abate. Cross e Pedro insaccava a porta vuota (35’). Anche Abbiati era stato attratto fuori dai pali dalla percussione di Messi.
Uscivano per infortuni Boateng (33’ Ambrosini) e Iniesta (39’ Fabregas). Il Barcellona cavava poco dal primo tempo nonostante le nove conclusioni. Nella ripresa accelerava il gioco andando subito in vantaggio con Villa su punizione dal limite (50’). Il Milan rintanato nella sua area aspettava di chiudere l’ultimo varco ai barcellonesi, riuscendoci persino senza affanno. I catalani andavano meno al tiro, ma, una volta in vantaggio, sembrava fatta. Il Milan non usciva mai dalla sua metà campo.
Girandola di sostituzioni. Emanuelson per Cassano (62’), Puyol per Keita (66’), Aquilani per Van Bommel (77’), Afellay per Villa (83’). Il girotondo del Barcellona diventava monotono, ben controllato dal Milan. Aveva difficoltà Messi a sgusciare fra le marcature rossonere e portava a casa solo le ammonizioni di Van Bommel (18’) e Nesta (57’).
Nel finale, il Milan veniva quattro volte fuori dall’assedio spagnolo. Su corner Pato impegnava Valdes (72’). Non si concludevano le proiezioni di Seedorf (82’) e non aveva esito il corner del 91’. Ma, sul calcio d’angolo di Seedorf al 92’, Thiago Motta gelava il Camp Nou col colpo di testa del pareggio.
MILAN (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Nesta, Thiago Silva, Zambrotta; Nocerino, Van Bommel (77’ Aquilani), Seedorf; Boateng (33’ Ambrosini); Pato, Cassano (62’ Emanuelson).
BARCELLONA (4-3-3): Valdes; Dani Alves, Mascherano, Busquets, Abidal; Xavi, Keita (66’ Puyol), Iniesta (39’ Fabregas); Pedro, Messi, Villa (83’ Afellay).
ARBITRO: Atkinson (Inghilterra).
RETI: 27” Pato, 35’ Pedro, 50’ Villa, 92’ Thiago Silva.
CHAMPIONS LEAGUE.
Gruppo H. Barcellona-Milan 2-2, Viktoria Pizen-Bate Borisov 1-1.
Gruppo E. Chelsea-Bayer Leverkusen 2-0, Genk-Valencia 0-0.
Gruppo F. Olympiakos-Marsiglia 0-1, Borussia Dortmund-Arsenal 1-1.
Gruppo G. Porto-Shakhtar 2-1, Apoel-Zenit 2-1.
Mercoledì 14 settembre.
Gruppo A. Manchester City-Napoli, Villarreal-Bayern. Prossimo turno (27 settembre): Napoli-Villarreal, Bayern-Manchester City.
Gruppo B. Inter-Trabzonspor, Lilla-Cska Mosca.
Gruppo C. Basiles-Otelul, Benfica-Manchester United.
Gruppo D. Ajax-Lione, Dinamo Zagabria-Real Madrid.
EUROPA LEAGUE (15 settembre).
Gruppo D. Lazio-Vaslui, Zurigo-Sporting Lisbona.
Gruppo I. Udinese-Rennes, Atletico Madrid-Celtic.