«Non sarà decisivo lo scontro diretto. A me piacciono quegli arbitri che hanno il coraggio di andare a rivedere il replay ogni volta che hanno un dubbio»
Aurelio De Laurentiis ha parlato anche di arbitri e Var. Sia a Repubblica sia alla Gazzetta.
Lo scudetto si deciderà nello scontro diretto del 22 aprile?
«No. Si deciderà in base agli infortuni, e ad esempio quello di Cuadrado è un problema per la Juve, e alla sviste arbitrali, o a quelle “varriane”. Non ci sono certezze, se non che noi non abbiamo alcuna paura, e ce la metteremo tutta».
Le piace il Var?
«Ma certo, ne sono un sostenitore. In più crea suspense, rende tutto più divertente, ci sono tanti spunti di racconto. E nei nostri stadi, che spesso sono troppo silenziosi, ci voleva».
Alla Juve però la novità sembra non piacere.
«Ragazzi, lo sapete come va il mondo…».
Lei è sempre stato favorevole al Var. Ha cambiato idea?
«Assolutamente no. Sono ancora convintissimo che sia una bella novità e crea pure suspense. Però serve umiltà per migliorarla. Tipo un organo superiore che in settimana passi al setaccio tutto quello che è successo per cercare di apportare delle modifiche. A me personalmente piacciono quegli arbitri che hanno il coraggio di correre e andare a rivedere il replay di un’azione ogni volta che hanno un dubbio e possono farlo. Meno quelli che non lo fanno».