Un rapporto Uefa sullo stato economico del calcio europeo dall’introduzione del Fair Play Finanziario: i club viaggiano verso l’autosufficienza, crescono anche gli investimenti nelle infrastrutture.
Il rapporto The European Club Footballing Landscape
Il Fair Play finanziario funziona, almeno dal punto di vista dei numeri comparati, funziona. È quanto si evince dal rapporto pubblicato oggi dalla Uefa, dal titolo The European Club Footballing Landscape. I risultati sono stati riportati anche da Calcio&Finanza, che ha sottolineato i miglioramenti dei club europei per sostenibilità e maggiore stabilità economica.
Alcune delle cifre più interessanti: i 700 club iscritti ai campionati maggiori delle leghe europee hanno aumentato i ricavi del 10% per ogni anno. Un tasso di crescita registrato solo nel 2002. Inoltre, è stato raggiunto uno degli obiettivi iniziali dell’Uefa: i club sono diventati autosufficienti, o quantomeno sono meno dipendenti da sovvenzioni e donazioni una tantum (-12%). In aumento i ricavi da stadio (+7%), quelli commerciali (+59%) e ovviamente quelli televisivi (+64%).
Dal punto di vista delle perdite e del debito netto, i risultati sono estremamente positivi: nel 2016, il rosso di bilancio globale (al netto di trasferimenti, finanziamenti e imposte – è sceso a 269 milioni di euro. Il debito netto, invece, è sceso a una percentuale del 35% rispetto ai ricavi. Nel 2011 era al 65%.
Il commento del presidente Uefa Ceferin: «I club stanno generando utili e investendo su attività e infrastrutture anche grazie al fair play finanziario della UEFA. Per la prima volta, gli investimenti dei club in stadi e altre attività a lungo termine hanno superato il miliardo di euro nel 2016. Non sorprende, quindi, che sempre più federazioni e leghe, sia europee che non, comincino a implementare una versione propria del fair play finanziario».