La Lega di serie A dice no alla firma dell’accordo per il contratto collettivo. E si va verso lo sciopero. Domani consiglio federale decisivo. De Laurentiis incalza: “Si rischia lo sciopero? E allora non iniziasse il campionato, non possiamo stare sempre con la pistola puntata alla tempia”, dice il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis: “I club non chiedono di fare la guerra a nessuno. Questo è solo un problema culturale che deve essere superato per il bene del calcio. Il contratto attuale è vecchio, inesistente, di trent’anni fa. È inutile rinnovarlo, bisogna ammodernarlo, serve fare tabula rasa e mettersi il passato alle spalle e la Federcalcio, anche se stimo molto il presidente Abete, è un animale preistorico che per sopravvivere deve cambiare atteggiamento: non può ignorare che è impossibile andare avanti con leggi vecchie di trent’anni. Dobbiamo crescere culturalmente”.
Il patron del Napoli ha risposto anche alle domande sul mercato: “Lavezzi all’Inter? Ho sentito Moratti al telefono, gli ho ribadito che la clausola rescissoria è di 32 milioni di euro, mi ha detto che per motivi economici quest’anno non si può fare niente. Gasperini è subentrato da poco ed ha ancora qualche remora a chiedere i giocatori che preferisce per il suo scacchiere tattico. Acquisti per il Napoli? Dobbiamo cedere ancora tre elementi: Cigarini, Rinaudo e Bogliacino. Britos infortunato? Ci sono alternative valide, non c’è bisogno di tornare sul mercato. Il Barcellona vuole Zuniga? Non posso darglielo, ricopre due ruoli, a meno che loro non mi diano Abidal…..” Infine anche una stoccata al Barcellona: ”Hanno un fatturato da 450 milioni e chiudono in passivo per 9. Possibile? Io mi arrabbierei. A Napoli direi a pazziella in mano alle creature”
(I am naples)
Si va verso lo sciopero e Dela: ”Non si può avere la pistola puntata alla tempia” e su Lavezzi: “Costa troppo per l’Inter”
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