Leggere la Gazzetta sotto l’ombrellone non ha eguali. A parte il vento che ogni tanto mischia le pagine costringendoti a combattere con le pieghe del foglio rosa che proprio non si vogliono accostare, hai tempo per approfondire ogni singola riga, leggerla, rileggerla e chiacchierare con il tuo vicino dell’argomento dell’articolo.Oggi, tra un tuffo e l’altro nel mare salentino, un ragazzo svizzero tifoso della Roma mi ha chiesto: “Che significa che Totti abbia detto speriamo che la società abbia lavorato bene? O ha lavorato oppure non l’ha fatto cosa sono queste cose a metà del capitano? Mette le mani avanti?”
E veniamo al Napoli. Un fondino nella pagina dedicata al possibile faccia a faccia con Hamsik racconta di come De Laurentiis abbia convinto Inler a Lucerna: “Ti presto la barca, vedrai che bello Ischia, Capri, Positano”. Il mio vicino di lettino (napoletano) leggeva delle vicissitudicini di Aniello Cesaro. Io ho fatto due più due. E se Cesaro chiedesse i diritti d’immagine a De Laurentiis? Centomila euro per ogni volta che nomina Napoli nelle sue campagne di convincimento. E via una classifica: Si va dai cinquecentomila per Capri ai 350mila per Ischia. Millecinquecento per dire: “ti compro la casa a Varcaturo”. Sarebbe un bel colpo per le casse della Provincia di Napoli (Per Varcaturo, Positano e Amalfi si troverebbero singoli accordi) e soprattutto si insegnerebbe a De Laurentiis che i diritti di immagine hanno un costo anche per lui. Noi siamo un patrimonio dell’Umanità ma ci stiamo svendendo un po’ troppo. Ieri sera in un improvvisato cineforum ho visto Benvenuti al Sud, costo un euro. Le immagini di Chateau l’abat (cit) incantano e rapiscono. Vai Gigino fai pagare i diritti che fai un po’ di quattrini.
Paolo Carafa
Chiediamo a Dela i diritti per parlare di Capri, Napoli e Ischia
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