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Se parte Lavezzi
Vucinic in pole position

La classe non è acqua, mai: ed emerge pur nella torrida estate del mer­cato, attraverso i dribbling, i tunnel e le veroniche di due talenti veri, di Ezequiel Lavezzi e di Mirko Vucinic, del Napoli del presente e di ciò che può essere un bel pezzo da galleria del Napoli del futuro. La classe di Ezequiel Lavezzi non è assoluta­mente acqua: e al Manchester City lo san­no, eccome; lo sa Roberto Mancini che lo ha candidamente confessato giorni fa (« eh sì, mi piace »), lo sa anche lo sceicco Mansour, che ha il portafoglio aperto per regalarsi un altro colpo in un mercato da star. E’ il giorno del City, del raduno che riavvia la stagione: ed è anche il gior­no di Lavezzi, che in quel contesto ci si ritroverà non certo per caso, argomento di riflessione tutt’altro che marginale, anzi centrale. I fatti separati dalle divaga­zioni: el kun Aguero è di­ventato l’ultimo tormento del City, l’idea per dare (ul­teriore) peso al proprio at­tacco; e il piano-A prevede un assalto in piena regola all’Atletico Madrid. Ma poi – come tutti i progetti che si rispettino – c’è inevitabil­mente il piano B, ch’è com­pletamente riservato ad Ezequiel Lavez­zi e che prevede – eventualmente – un’of­ferta sontuosa, irrinunciabile, pratica­mente indecente, per far cadere le inevi­tabili resistenze di Aurelio De Laurentiis, legato all’argentino ed al suo estro. La­vezzi è un intoccabile, il tenore inavvici­nabile blindato da quella frase cult « i gio­ielli non li vendo » di qualche tempo fa: ma il Manchester sta seriamente pensan­do di puntare forte, deciso, avendo simpa­tie tecniche assai pronunciate verso el po­cho, da sempre gradito a Mancini.

PIACE VUCINIC – Il mercato del Napoli (in entrata, in uscita) entra nel vivo in un lu­nedì apparentemente innocuo, con le in­tenzioni che emergono dall’afa: Lavezzi in partenza è qualcosa in più di un’idea inglese ed allora urgono soluzioni alterna­tive, pensieri sparsi qua e là. A De Lau­rentiis e a Mazzarri piace Mirko Vucinic, ventotto anni nel prossimo giugno, un ge­nietto che ha valigia pronta, come testi­moniato dalle trattative avviate dalla Ro­ma con la Juventus e con il Tottenham, come pubblicamente ribadito dal diesse giallorosso Walter Sabatini. E’ un intrec­cio di bomber e di fosforo, di gol, di assist e di fantasia, ma è solo l’inizio di una me­ga operazione internazionale a campo lar­go da sviluppare tra Roma, Manchester e Napoli, allo stato in fase embrionale ma comunque in gestazione. (corriere dello sport)

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