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Napoli-Inter, gara indecifrabile

Ecco l’Inter e doveva essere la supersfida per il secondo posto. Il “San Paolo” si annuncia pieno (tifosi irriducibili, grande cuore azzurro). Ma la “notturna” ha perduto molto del suo sapore. La squadra milanese ha già consegnato lo scudetto al Milan ed è seconda a +4 sugli azzurri. Nessuna supersfida. Tre sconfitte nelle ultime quattro partite e il tormentone-Mazzarri hanno frenato il Napoli. Serve ancora un punto per blindare il terzo posto e andare in Champions senza il “fastidio” dei preliminari. L’Udinese è in agguato. Non ci saranno Cavani e Mascara. Non ci saranno Sneijder e Stankovic. La supersfida si sgonfia. Il pareggio è scritto nelle stelle? Farebbe comodo ad entrambe le squadre. E’ l’ultima partita di campionato al “San Paolo” e i tifosi sono pronti a dire “grazie” a una squadra che ha meravigliato ed è salita su come non accadeva dai tempi di Maradona. Ma pretendono un commiato gioioso.
Quanto potrà essere gioioso questo match con l’Inter? In Coppa contro la Roma i nerazzurri sono andati al rallentatore puntando a gestire il vantaggio e la qualificazione per la finale. E’ credibile che non “sparerà” molte energie al “San Paolo”. Mazzarri ha due assi nella manica (Hamsik e Lavezzi) per pungere il Biscione.
Gara indecifrabile, sollecitata solo dal punto che serve al Napoli. L’Inter farà girare la palla accontentandosi di non subire danni? Sarà un partita da gentlemen’s agreement?
Non si può dire fin quando non vedremo come si muoveranno le due squadre, la “voglia” del Napoli e la reazione nerazzurra. L’Inter ha individualità che possono assestare colpi decisivi al match. Le discese di Maicon, la classe di Eto’o, la corsa di Nagatomo, l’impegno di Zanetti, gli inserimenti in gol di Cambiasso, gli spunti di Pazzini o Milito sotto rete. Quanta “benzina” avrà il Napoli per replicare? Difesa e centrocampo azzurri avranno il loro daffare per arginare l’Inter sulle corsie (Maicon a destra e Nagatomo a sinistra). Se sarà una partita “vera”, il Napoli avrà le sue difficoltà qualora non recuperasse velocità e concretezza nelle “ripartenze”. Andare all’assalto favorirebbe il contropiede milanese (quanto veloce però?). Problema numero uno: chi impegnerà Julio Cesar? chi tirerà in porta con efficacia? Hamsik? il Pocho che finora ha segnato un solo gol a Fuorigrotta, sette mesi fa?
L’Inter viene da tre vittorie consecutive (7 gol a 3) e ha ripreso gusto a giocare. Si ripropone l’interrogativo iniziale: le basterà uscire imbattuta dal “San Paolo” o vorrà di più? Il “di più” dell’Inter da evitare è tutto nella capacità del Napoli di non andare in sofferenza e guadagnarsi il minimo che gli serve. Difficile dire se il punto che occorre possa venir fuori domenica sera al “San Paolo” o a Torino contro la Juventus. Meglio subito e non se ne parla più.
La gara è sotto la cappa del malumore per il dissidio fra presidente e allenatore. Situazione incastrata. Feeling lacerato da far temere lo strappo definitivo. Evitando di parlarne per primo al presidente, il tecnico si è messo formalmente dalla parte del torto con le sibilline dichiarazione in pubblico. Difficile proseguire in sintonia. La frattura segnerà il futuro del Napoli con o senza Mazzarri. Chiarire al più presto per proseguire con convinzione.

MIMMO CARRATELLI

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