ilNapolista

Aurelio: Se Mazzarri ha cambiato idea me lo dica

De Laurentiis un fiume in piena alla presentazione del libro sulla storia del Napoli “Passione Azzurra”.
LA RINASCITA – “Ho preso il Napoli dalle ceneri, non c’era nulla. La passione azzurra e’ il calore azzurro. Io da sempre coltivo l’amore, nei rapporti tra le persone e nel cinema. Ringrazio Stefano Gizi e il dir. del Museo di Palazzo Reale perche’ ci hanno permesso di essere in una vetrina cosi’ importante come quella di Palazzo Reale. Mi arrabbio quando vedo che c’e’ diffidenza verso i napoletani. E’ una battaglia che ho intrapreso nel 2004 quando, lasciando Los Angeles per Capri per il mio bagno di Ferragosto, decisi di iniziare l’avventura col Napoli. Il 10 maggio 1987 il Napoli vinse il primo scudetto, forse qualche distratto se l’e’ dimenticato”
IL LIBRO – “Passione Azzurra” e’ un pegno d’amore verso il Napoli, puo’ sembrare un oggetto feticcio di 11 kg: ci vuole molto amore per leggerlo e non farlo cascare. Quando c’e’ di mezzo la passione, pero’, la musica cambia. Credo che sia il tributo piu’ completo sulla storia del Napoli. L’avventura sportiva dei napoletani si identifica col Calcio Napoli. Mi ha sempre affascinato quest’aspetto. Quando parlo posso sembrare eccessivo, ma da sempre ho sposato la buona fede. Credo in quello che dico. Non mi sono mai servito del Calcio Napoli per fare questo o quello.
IL NORD – Le mie lotte in Lega, anzi le mie risse in Lega, sono famose perche’ lo sapete che c’e’ il Nord, c’e’ il Nord e c’e’ il Nord. Tant’e’ vero che ora si fara’ pure “Benvenuti al Nord”, che oltre a Siani ha Claudio Bisio. In questo libro tutti si sono riscontrati con questa autentica passione: al di la’ del costo, ha una sua spendibilita’. Proverei a farlo vendere in altre 100 copie, anche se l’editore ha detto che sara’ un pezzo unico.
LE ELEZIONI – Noi non siamo retrocessi in serie C, ma siamo risorti dalla serie C. Ghirelli e’ stato il primo storico del Napoli: ricordo l’episodio di Buscaglia che perse una scarpa in campo e segno’ lo stesso. Luigi Necco e’ una vera icona di 90° minuto. A Maradona c’e’ il maestro Roberto De Simone che gli rende omaggio. Ora dovremo scegliere il sindaco di Napoli: non mi sono mai schierato, non l’ho mai fatto. Giudico gli uomini e quello che rappresentano. Lettieri e’ un imprenditore. Personalmente per l’imprenditoria ho dato la vita. Oggi Napoli non e’ semplice. Possiamo consegnare le chiavi della citta’ ad un uomo. Dobbiamo essere partecipi ed attenti alla vita della città. Se fossi un cittadino napoletano voterei Lettieri, ma sono residente a Roma: non sto facendo politica, ma penso che con Lettieri ci siano delle buone basi per lavorare.
IL MUSEO – Io mi devo occupare del Calcio Napoli e di tante altre cose. Con Dino Alinei e Montanino dobbiamo realizzare un Museo sul Napoli nel ventre del San Paolo, sara’ una delle prime cose che chiederemo al nuovo sindaco. Ho sempre concepito la napoletanita’ come qualcosa che fa parte del nostro spirito. Mia madre, romana, spesso non capiva mio padre che era un grandissimo filosofo. A Napoli si vive sognando e questo ha permesso alla citta’ di vivere secoli di immondizia.
IL PRESIDENTE E IL TIFOSO – Quando sono sugli spalti in me alberga l’animo di presidente e l’animo di tifoso. Quando entro nello spogliatoio entro come tifoso, ero deluso per il risultato perche’ sembrava una scampagnata. Sei ore dopo mi ero tranquillizzato. Mi sono fatto un rewind del film del Napoli, per cui da presidente posso essere solo soddisfatto. Dovevamo arrivare quinti e manca solo un punto. Il mercato si programma in base alla competizione da disputare: bisogna vedere se e’ Champions o Champions diretta. Sognare e’ facilissimo. Come presidente ho capito che i ragazzi non c’entrano nulla, cosi’ come Mazzarri: hanno fatto qualcosa di straordinario, ma esiste anche l’impeto del tifoso. Significa allora che devo pregare i miei collaboratori di portarmi via, altrimenti ragiono come un tifoso. A Roma, con Lotito, non gli hanno consentito di fare il possibile con lo stadio.
MAZZARRI – Ha un contratto per i prossimi due anni, questo e’ il nostro progetto e per il momento si va avanti così. Vorrei un bel pareggio con l’Inter ed una bella vittoria sulla Juventus. Il Fair Play mi obbliga a non spendere piu’ di un tot. Molti ragionano come se i club non fossero societa’ per azioni. Non stiamo ancora a parlare se serve la moviola in campo oppure no. Dobbiamo essere pronti ad affrontare il mercato in maniera diversa. Per i diritti tv non si parla ancora di come guardare ai prossimi 2 anni: questo e’ il nostro modo italiota, ed anche un po’ idiota, di guardare alle cose. La Passione Azzurra di Mazzarri affievolita? E’ una domanda ipotetica. Non credo che a un allenatore al quale e’ stato dato il mandato di arrivare quinto possa avere un problema del genere.
PREMI CHAMPIONS – Un regalo alla squadra o i premi? Io ne ho le scatole piene dei premi. Sono ben pagati. Non credo che al Chievo guadagnano gli stessi soldi del Napoli. Tutti i giocatori del Napoli hanno per un contratto un premio. Quelli che non ce l’hanno, hanno avuto la promessa di un premio in caso di secondo o terzo posto. E’ come se un regista di un mio film mi chiedesse un premio per la buona riuscita del film.
MAZZARRI (2)  – Anche quest’anno ci sara’ una cena di ringraziamento ai calciatori con le rispettive mogli. Quando finira’ il campionato ho chiesto ai ragazzi di restare una settimana a Napoli: probabilmente me li porto tutti quanti ospiti una settimana a Capri, cancellero’ i miei viaggi a Londra e Mosca. Il discorso di fine anno di Mazzarri? Sa benissimo che e’ un discorso di crescita il nostro, quindi e’ chiaro che in itinere uno puo’ cambiare idea ma me lo deve comunicare. Non mi posso lamentare, siamo tornati in Europa. Non e’ che comprando e spendendo si risolvono i problemi. Ormai mi vedo tutte le partite: quando vedo una squadra tedesca che arriva in semifinale mi domando chi ha questa squadra? Se non si e’ forti, dove vado. Non bisogna darsi delle arie. Il fair play si rispetta, perche’ giochiamo sotto la bandiera dell’Uefa. Le trasmissioni tv non le seguo: perche’ devo sentire cose loffie di chi non vuole bene al Napoli? Chi vuole bene al Napoli non dice certe stronzate. Io ci passo sopra, me ne frego. Bisogna essere uniti per l’obiettivo.
I CONTRATTI – Ringraziate il cielo che c’e’ uno che sa fare i contratti. Me ne potrei fregare, ma non lo faccio. Ci ho messo la mia faccia e ben 32 milioni di euro di tasca mia. Sono andato io a prendere gli sputi sulla testa a Martina Franca. Mio padre mi ha insegnato che nella vita ci vuole umilta’ e cosi’ vado avanti. Per me i contratti hanno un valore, nel diritto romano anche l’accordo verbale era valido.
VIVAIO – C’è grande attenzione sui vivai, sto facendo riunioni da tre mesi, voglio creare dei satelliti del Napoli fuori dall’Italia. Il Napoli non è al servizio di nessuno, solo dei tifosi.
CAVANI – La squalifica di tre turni per Cavani? Cavolo, sono molto dispiaciuto, significa che salterà pure la prima gara dell’anno prossimo. “Sempre Tosel, vero? Domani ci sarà la riunione in Lega, sentiranno!”
MAZZARRI (3) – I contratti sono validi e vanno rispettati. Ufficialmente non mi ha contattato, se poi volesse risolvere il contratto non so come potrei reagire, so solo che i contratti esistono per essere rispettati”. (napolimagazine.com)

ilnapolista © riproduzione riservata