Lo so, Vi aspettate la poesia sulla partita di ieri, ma per una volta consentitemi uno strappo alla regola (e sarà felice Admin, del quale ho letto che tutti vogliono essere pubblicati il lunedì ed il martedì diventa un giorno vuoto). La poesia la leggerete domani, oggi voglio raccontarVi la STORIA DI UNA TRASFERTA NAPOLISTA, che è stata tutta una poesia, ma che non so se sarò in grado di riportare in rime (comunque ci proverò !!!).
Domenica mattina, la sveglia suonerà alle h. 07.00, ma alle h. 06.30 sono già in piedi. Su la persiana. Fuori è tutta nebbia – in realtà foschia – ma oggi non doveva esserci il sole ? Ah, sono le 6.30 !!! Alle 7.00 si alza Marco, alle 8.10 bacio alla moglie / mamma e si va, muniti di cornetti caldi e mezzo palatone a testa di mortadella e formaggio, da mangiare chi sa quando, destinazione stazione centrale.
Eccolo, il frecciarossa per Bologna, che oggi in realtà è un Freccia Azzurra e sembra la metropolitana nel giorno della partita.
Partenza h. 08.50. Alla testa del treno c’è un cordone di polizia con transenne, ed una notevole ressa di persone. “Che è stato ? Che è stato ?” chiedo al primo poliziotto che incontro. Dobbiamo disporci su due file, mi risponde, ma poiché c’è solo confusione tra i passeggeri, richiamo l’attenzione generale e dirigo il traffico: “attenzione, signori, disponiamoci su due file, a sinistra i tifosi che vanno a Bologna per la partita, a destra i facinorosi che viaggiano per altre destinazioni !” Mi guardano tutti, inclusi i poliziotti, come se fossi pazzo, ma obbediscono, tranne due anziane signore che continuano a starmi davanti. “Signore, andate a vedere la partita ?” “Ma no, certo che no !!” “E allora, cortesemente, fate l’altra fila”.
Ci chiedono di esibire un documento, la tessera del tifoso, ed il biglietto della partita. “I biglietti li ritiriamo a Bologna a casa di amici.” E ci fanno passare. In treno, Marco ed io siamo seduti lato finestrino, uno di fronte all’altro, i posti di fianco restano vuoti fino a Roma. Ivi giunti, ecco un sacerdote, in abito borghese (ma col collarino talare) che si siede di fianco a Marco e caccia un libro dal titolo “Perché un Gesù umano ?” che stride enormemente con i giornali messi da noi sul tavolino – Il Mattino ed i due quotidiani sportivi più letti. Pochi minuti ed arriva . . . leggera, quasi eterea, con una camicia rossa stile Garibaldi, pantaloni neri (ahi ahi), un giubbino beige tutto luccicante, un borsone rosa, mi guarda, mi sorride, e chiede “E’ libero ?” “certo” le rispondo, libero il posto dalla busta con panini e cornetti, dal mio zainetto griffato S.S.C.N., depongo il tutto sul portabagagli,e le chiedo se vuole che poggi anche la sua roba. “Si grazie”. Provvedo. Ci sediamo, e ricomincio a leggere il giornale. Pochi minuti, e mi fa “Sa, ieri sera sono stata alla Corrida” “Come spettatrice, nel pubblico ?” “No, no, come concorrente. Non mi ha vista in TV ?” “Mi spiace, non guardo la Corrida il sabato sera. E cosa ha fatto ? Ha cantato, ha ballato ?” “Si, ho ballato il flamenco” “E con chi ?” “Da sola, io ballo sempre da sola . . . E poi, con gli altri concorrenti, mi hanno fatto cantare Nella vecchia fattoria. Ma ho avuto problemi con il maiale. Non sapevo fare il verso. Come fa il maiale ?” “Grugnisce” “Si, e mi faccia sentire”. Così ho dovuto fare il verso del maiale . . . . “Io sono più brava a fare il gatto . . . miao, miao. Adesso torno a Bergamo, e stasera mi rivedo in TV. Ho detto a tutti i miei amici di registrarmi. E’ la seconda volta che vado alla Corrida, ci ero già stata nel 1991, avevo vinto la puntata, e mi hanno richiamata” “E ieri come è andata ? Hanno applaudito o fischiato ?” “Ieri mi hanno fischiata, ma io ho ballato fino alla fine. Sono stata brava. E poi, lo sa, io ho 74 anni . . . .” In quel momento ho pensato che anch’io ero già stato a Bologna, 20 anni fa, ed anch’io allora avevo vinto . . . .
Nel frattempo, il cielo è sempre bianco e la nebbia non ci molla. Entriamo in una galleria, ed all’uscita troviamo una splendida giornata, un cielo tutto Azzurro. Sarà un segnale ??? Arriviamo, a Bologna, preceduti da una telefonata di Trapani che già era alla stazione, in macchina (ma non dovevi venire anche Tu in treno ?), contatto Francesco Grande – il nostro Angelo Azzurro, senza il quale, e senza Claudia, sua gentile consorte, questa giornata non l’avremmo vissuta – e vado a casa sua, un ‘oasi di Azzurro in mezzo al verde ai piedi della collina di San Luca. Arriviamo, Marco ed io, in tempo per gustare una magnifica frittata di maccheroni fatta da Claudia ed un’altrettanto gustosa pizza rustica fatta dalla sua Amica (perdonatemi, ma non ricordo i nomi degli altri Amici, uno veniva da Reggio Emilia ed aveva lasciato a casa una bimba di 4 anni ed un fagottino di tre mesi)), ricevuti da Francesco in maglia da partita e dai figli, tutti rigorosamente vestiti di Azzurro Forza Napoli, tranne uno che aveva la maglia verde. “Cambiala, metti quella azzurra” “Ma papà, io faccio il portiere . . . “ Un’accoglienza da vecchi Amici (eppure, non ci eravamo mai visti), calda (in tutti i sensi: estate piena) e cordiale come solo noi Napoletani sappiamo essere, poi ci avviamo a piedi allo stadio, distante pochi minuti, nel silenzio rotto solo dal canto degli uccelli, dal suono di una trombetta azzurra portata da uno dei figli di Francesco, e dal grido di una ragazza che si affaccia da una finestra “Forza Napoli !!” non saprei dire se bolognese (probabilmente sì) o nostra compaesana, al quale rispondono tre squilli di tromba. Ci salutiamo (abbiamo settori diversi) ed entriamo al Dall’Ara.
La curva San Luca è già stracolma, troviamo (a fatica) il nostro settore Distinti centrali numerati, settore E fila 12 (partendo dal basso) posti 39 e 40, c’é una minuscola pista di atletica, ma possiamo guardare i giocatori da vicino, quando il Napoli entra in campo per il riscaldamento ecco il primo boato. “Papà, siamo tantissimi” gli occhi di Marco brillano, ed il mio cuore trabocca di gioia nel vederlo così contento. La sua prima trasferta. DEVE andare bene !!!! Ingresso ufficiale delle squadre, la sciarpata, la SCIARPA NAPOLISTA in bella mostra con le altre, un bacio al ciuccio e si parte . . . . La partita l’avete vista tutti, che Ve la racconto a fare . . . . Il primo gol, Mascaraaaaaaaaaaa, negli ultimi minuti del primo tempo il Napoli insiste “Adesso ci vuole il raddoppio, così li stendiamo prima dell’intervallo” E’ il VATE che parla, e, come al solito, ci azzecca !!!! Hamsik, Lavezzi . . . rigoreeeeee, Hamsik, gooooooooolllllllll !!!!!! Non ho mai guardato tanto l’orologio come nel secondo tempo, pericoli pochi, ma il sogno doveva divenire realtà. Quando, a 2 minuti dal termine, è partito il nostro canto della vita, ho capito che era fatta !!!!
Torniamo alla stazione in autobus, mischiati ai tifosi bolognesi – onore a Bologna, città non solo dotta ma esempio di civiltà, in tanti mi hanno fatto gli auguri ed i complimenti, solo un ragazzo, sentendo le mie considerazioni in ordine alla mancanza di macchinette automatiche per fare il biglietto dell’autobus (ho detto : ma allora a Napoli non siamo così tanto una chiavica !) mi ha gridato “e tornatene a Napoli !” e gli ho risposto “certo che ci torno. Qua sono venuto solo a prendermi i tre punti !!!” – mangiamo il paninozzo seduti su una panchina in attesa dell’arrivo del nostro treno, all’improvviso un boato ci scuote: “un presidente, c’é solo un presidente !!!” e si forma in un momento un capannello di 10 – 50 – 100 tifosi attorno ad una figura che non riusciamo a vedere (il Presidente non è molto alto . . .) ma che capiamo essere Papà Aurelio, che prenderà il nostro treno e, cazzimmoso com’é, sale sull’ultima carrozza di seconda per andare nella sua carrozza di prima, passando tra due ali di tifosi oasannanti con richieste di foto, autografi, acquisti di giocatori, e vittoria finale . . . . “Marco, com’é andata ?” “Papà, è stato bellissimo . . . .”
Due considerazioni, in chiusura. Marco, tornando, mi ha detto “Papà, se fossero venuti anche i nostri Amici, ci saremmo divertiti ancora di più !!!”. Dopo la partita, mi è arrivato un sms sul cellulare. Ecco il testo “Chi non ti segue è un IDIOTA. Io lo sono due volte !!!” Non Vi dirò chi lo ha scritto.
Dedico questa giornata ad un Amico che ha subìto un’operazione importante, adesso sta meglio, si rimetterà in tempi brevi (perché ci ha il fisico!!) , e torneremo a rivederci presto.
Un’ultima cosa. In genere non lo faccio, perché sono timido e schivo, ma oggi mi va. Ieri, i Ragazzi mi hanno anticipato un gran regalo per il mio compleanno, che è oggi. Se volete, fatemi gli Auguri !!!
Forza Napoli Sempre
Bologna, 10 aprile – Napoli 11 aprile 2011
by Bruno