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Il fratello a Cavani:
portami a Napoli

Oggi è l’idolo di una città intera e di una tifoseria così innamorata da dedicargli una pizza. Un riconoscimento che a Napoli vale come un’investitura al trono. E ad appena 24 anni El Matador è uno degli attaccanti più appetiti dai grandi club europei, definitivamente conquistati dai 28 gol messi a segno questa stagione tra campionato ed Europa League.
Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando il piccolo Edi giocava nella squadra di quartiere, a Salto, con l’obiettivo di vincere un gelato a fine partita per ogni gol messo a segno. «Ma il cammino verso il successo è stato tanto rapido che è ancora difficile rendersene conto», assicura il fratello maggiore, Walter Guglielmone, anch’egli attaccante di professione.
Com’era Edinson da piccolo? «Era terribile. Ogni volta che combinava qualche guaio, come rompere la finestra della vicina o far arrabbiare Cristian (il secondo fratello più grande, ndr), correva a rifugiarsi da me. Ma è sempre stato una bravo ragazzo, il più affettuoso di tutti noi». Com’è iniziata la sua carriera? «Sono io che l’ho raccomandato, nel 2004, quando giocavo nel Danubio e convinsi l’allenatore a fargli un provino.

Gli sono bastati due allenamenti per convincere tutti». Allora è grazie al fratello se oggi è un calciatore. «No gli ho solo dato la spinta iniziale. E’ stato tutto merito suo, delle sue qualità, tanto che nel giro di un anno ha fatto il salto in prima squadra e ha debuttato con la Seleccion U-20».
Una città ai suoi piedi e il corteggiamento di grandi club europei. Come sta vivendo Edinson tutto questo? «Con tranquillità e molto equilibrio. Fortunatamente è una persona molto umile. Sa che deve restare con i piedi per terra, perchè la carriera è ancora lunga». Cosa racconta della sua vita a Napoli, dell’affetto dei tifosi? «Mi dice che i tifosi sono impressionanti, fanno cose incredibili.
Il giorno dopo aver segnato la tripletta alla Juve è scappato dalla città per la ressa di tifosi sotto casa a cantare e chiedergli autografi. E’ una cosa che ovviamente gli fa piacere». E se i due fratelli facessero coppia con la stessa maglia? «Considerando la mia età e il livello raggiunto da Edinson, credo che sia oggettivamente impossibile, quasi un miracolo».
Magari potrebbe restituirti il favore con un provino al Napoli? «Potrebbe essere un’idea, sicuramente glielo dirò. Sarebbe un sogno, anche solo per condividere una giornata con la stessa maglia e scattarci una foto insieme». Dove può arrivare Edi? «Se mantiene lo stesso livello di gioco e la stessa umiltà, sono sicuro che arriverà in un grandissimo club europeo.
E’ un giocatore che, oggi come oggi, non ha limiti e può diventare il più grande di tutti». Il gol manca ormai da 6 partite,mail fascino del Matador in Europa è altissimo: su Cavani c’è anche il Real pronto a un assalto da 50 milioni. Walter Guglielmone Cavani è nato a Salto, in Uruguay, l’11-4-1978.
Berta, madre di Edinson, l’ha avuto prima di sposarsi con Luis Alberto Cavani. Da 1999 a oggi ha giocato con Nacional, Frontera Rivera, Danubio, Penarol, Liverpool e Montevideo Wanderers, suo attuale club. E’ stato anche in Messico, in Paraguay e in Europa: in Francia nell’Ajaccio e in Azerbaigian con Inter Baku e Neftchi Baku. gazzettadellosport .

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