Per favore non mi chieda ancora di Alemao e della monetina che lo colpì». Salvatore Carmando, 67 anni, salernitano, popolarissimo negli anni maradoniani è probabilmente l’unico massaggiatore al mondo di cui si è detto che abbia vinto una partita. Ed è esattamente la ragione per cui non ne vuole più parlare. Per i distratti lo facciamo noi: 8 aprile 1990, a Bergamo colpiscono con una moneta Alemao, il centrocampista del Napoli, e Carmando lo soccorre dicendogli «Stai giù» anche se si potrebbe alzare. Così il Napoli vince a tavolino la partita e conquista il campionato, davanti al Milan sconfitto a Verona. Fuoco e fiamme. «Quella storia non mi ha più abbandonato – confida – e per colpa sua ho vissuto i momenti peggiori della carriera, quando entravo in uno stadio e i tifosi milanisti cantavano ‘Abbiamo un sogno nel cuore, Carmando con il tumore’». E lei? «Che cosa dovevo fare? Fingevo di non sentire e facevo gli scongiuri».
L’episodio entrerà nel libro di memorie di cui prepara l’uscita in estate, magari sull’onda di uno scudetto al Napoli. «Sono tifoso e di parte – racconta l’uomo che conobbe tutti i segreti di Maradona e non solo – però rivedo in questo Napoli qualcosa della squadra che vinse il primo campionato. Anche allora all’inizio ci credevamo soltanto noi ma nel tempo tutti si accorsero di quanto eravamo forti. Certo, adesso non c’è più uno come Diego. Nel Napoli come in qualunque squadra al mondo». Però c’è Cavani. «Non lo conosco. Arrivò che me n’ero andato dopo trentacinque anni nella società e non posso fare paragoni con i campioni che ho conosciuto io, ad esempio Careca. Ma sono sicuro che se questa sera si gioca a calcio vince il Napoli perché è più forte».
Com’è Carmando, ce l’ha ancora con il Milan? «Ma no. Anche in quegli anni, dopo il fatto di Alemao, intendo, i milanisti che stavano in Nazionale erano tutti amici miei. Baresi, Maldini. Con Costacurta si rideva tanto. Mai nessuno si permise di fare una battuta. Non ce l’ho con il Milan. È che il Napoli, quando gioca, gioca meglio». lastampa.
Carmando: vince il Napoli, perché è più forte
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