Sono giorni in cui il mio “io” è devastato.
Quale penalista ritengo che a Lavezzi debba essere certamente riconosciuta l’attenuante della provocazione.
Come arbitro penso che se capitasse la stessa cosa nel corso di un assalto di scherma non esiterei a tirar fuori il cartellino nero (nella scherma è il nero il colore dell’espulsione) all’indirizzo di entrambi gli atleti, mi adopererei nel redigere un verbale severissimo e mi assicurerei che fosse immediatamente inoltrato al Procuratore Federale.
E questo lo farei anche se mi trovassi di fronte ad un componente della nazionale italiana, sapendo che subirebbe automaticamente due mesi di squalifica, mettendo così a repentaglio la qualificazione olimpica della squadra.
Ho raccolto i cocci del mio “io” e ho cercato di ricomporre i pezzi.
Sono arrivato alla seguente conclusione: Il ricorso del Napoli verrà accolto dal Giudice d’Appello e la squalifica a Lavezzi sarà ridotta, essendo stato provocato, a 2 giornate di squalifica.
Risultato: le lamentele del Napoli saranno state accolte e quindi il “Palazzo” avrà fugato ogni possibile dubbio sull’esistenza di complotti, e, d’altro canto, Lavezzi non giocherà lo stesso Milan-Napoli.
Se tutto questo sarà vero, noi avremo perso “Filippo ed il Panaro”!
Mai potremo dire alcunché all’indirizzo del “Palazzo”, dal momento che saremo stati assecondati.
Nello stesso tempo avremo perso una pedina fondamentale in un match fondamentale della stagione.
Ed allora?
Allora siamo noi che dobbiamo crescere.
Se minimamente sospettiamo che le nostre azioni od omissioni possano essere strumentalizzate da forze occulte, siamo noi che dobbiamo evitare di servire su un piatto d’argento la possibilità di farlo.
E mi spiego. Lavezzi, subito lo sputo, aveva tre possibilità:
1) rispondere allo sputo (e lo ha fatto, indipendentemente se la saliva sia uscita o meno dalla sua bocca);
2) andare dall’arbitro, mostrargli il collo inzaccherato e lamentarsi come un bambino in Villa Comunale;
3) tenersi lo sputo e segnare due goal.
Io credo che questo sia il punto della situazione:
Quando i nostri sceglieranno la risposta numero 3 potremo dire di essere diventati una grande squadra.
di Gaspare Lo Schiavo
Arbitro e penalista, il Pocho mi sta uccidendo
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