Chi sale e chi scende per la 24esima giornata di Serie A: Gomez e Bernardeschi tra i migliori, bocciati anche Bruno Alves e Pezzella.
Top
Inglese (Chievo) – Il rigore calciato sul palo è l’unica sbavatura di una domenica pomeriggio da sogno: è lui a procurarsi il penalty con conseguente rosso diretto per Letschert, ed è sempre lui a punire l’incerta difesa neroverde. Realizza la prima tripletta in Serie A, raggiunge quota 6 nella classica marcatori, è il capocannoniere del Chievo.
Gomez (Atalanta) – Capitano e anima di questa Atalanta, sorpresa dell’italico campionato di Serie A pronta al lancio in Europa. Realizza un goal di buona fattura e delizia gli spettatori con giocate da top player, immenso.
Higuian (Juventus) – Due goal da vero centravanti. Sono 18 in questo campionato, senza tirare calci di rigore. Costituiscono una media impressionante se pensiamo che la squadra non gioca per lui. Numero nove autentico, uno dei migliori cinque presenti nel mondo.
Belotti (Torino) – Gol di destro e di testa. Doppietta interna dopo tre mesi e l’impressione che, contro una difesa come quella del Pescara, avrebbe potuto segnare molto di più. Abile nel caricare di cartellini gialli gli avversari.
Bernardeschi (Fiorentina) – Gioca un’ottima partita, da vero top player. Fa nascere il gol del vantaggio di Borja Valero, segna la rete del 3- 0 accende la gara con fiammate improvvise. Il migliore in campo.
Flop
Letschert (Sassuolo) – Sostituisce Paolo Cannavaro nel ruolo di centrale, con risultati disastrosi. La sua partita dura tre minuti. Giusto il tempo di stendere Inglese a tu per tu con Consigli, rigore ed espulsione inevitabili.
Pezzella (Palermo) – Chi lo ha visto in occasione del gol di Conti, quello che porta in vantaggio l’Atalanta? Distratto e poco presente nella fase difensiva, approssimativo nella fase offensiva, troppi cross e passaggi sbagliati.
Bruno Alves (Cagliari) – Un po’ troppo ruvido negli interventi, non è sempre efficace. Sorpreso in occasione del primo goal di Higuain. Il difensore portoghese non riesce a contenere la forza dell’attacco bianconero, che tenta più volte lo sfondamento centrale dalle sue parti.
Stendardo (Pescara) – Partita davvero da incubo per il difensore centrale abruzzese. Prima concede spazio a Iaqo Falque in occasione del primo gol granata, poi stende Belotti partito in velocità conquistando un generoso cartellino giallo, disastroso.
Zapata (Udinese) – Centravanti di lotta e di sacrificio. Prende e dà botte. Quando serve, però, manca il gol del pareggio sparando in bocca al portiere viola un colpo di testa.