Albalawy, colui che ha guidato la candidatura, intervistato da Repubblica: «Abbiamo già tre stadi pronti e otto in costruzione, ognuno sarà il benvenuto, senza esclusioni di genere».
Si chiama Hammad Albalawy l’uomo che ha guidato la candidatura dell’Arabia Saudita ai Mondiali 2034. Ha rilasciato un’intervista a Repubblica dopo l’assegnazione del torneo.
Mondiali 2034, Albalawy: «Proporremo 15 stadi dove ognuno sarà il benvenuto, senza esclusioni di genere»
Lei sa che questo Mondiale evoca una parola: sportswashing. Come si difende?
«E’ un momento di straordinaria trasformazione. Ospitare la Coppa del mondo sarà il prossimo passo del nostro sviluppo. Perché la trasformazione funzioni, siamo molto impegnati a investire per coinvolgere più persone possibili».
In Qatar sono morti molti lavoratori migranti per realizzare gli stadi. Avete pensato a interventi per evitare questi rischi?
«Negli ultimi otto anni abbiamo assistito a oltre 150 riforme sociali, abbiamo abolito il sistema Kafala (che prevedeva un lavoratore quasi schiavo del suo datore di lavoro), abbiamo introdotto un sistema di protezione salariale in cui si sono impegnate migliaia di organizzazioni in Arabia. E ci sono molte altre iniziative».
Non crede che le donne debbano avere pari diritti rispetto agli uomini?
«Per legge uomini e donne devono essere pagati in ugual modo nella Federcalcio saudita. Le nazionali maschili e femminili hanno accesso agli stessi stadi e alle stesse risorse. Abbiamo fatto molta strada dal 2016. La comunità Lgbtq+? Rispettiamo la vita privata di tutti: ognuno sarà il benvenuto, senza esclusioni».
Si giocherà in estate o inverno?
«Bisogna ancora discuterne, abbiamo molte opzioni».
Quanto costerà ospitare il Mondiale?
«Le infrastrutture pubbliche fanno parte di programmi esistenti o già pianificati. Non produrremo altri investimenti su trasporti, alloggi e aeroporti. Stadi? Proporremo 15 arene, faremo in modo che siano tutte facili da raggiungere. Ne abbiamo tre già in costruzione e otto nuovi impianti già pianificati. Strutture multiuso che serviranno a molti sport, ma avranno anche club che lo userà come stadio di casa. Serviranno anche al calcio femminile. Dobbiamo ancora migliorare tanto, il calcio in Arabia va professionalizzato».
C’è chi dice che Riad potrebbe finanziare il Mondiale per club 2025…
«E’ un grande torneo, ma non è qualcosa in cui siamo impegnati, almeno ad oggi».