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Luis Enrique: «Troppe partite? Questa è la routine di un grande club»

In conferenza: «Non classifico i miei giocatori in base all’età, credo che i nostri giovani abbiano esperienza. Per vincere dobbiamo creare anche 30 occasioni».

Luis Enrique: «Troppe partite? Questa è la routine di un grande club»
Paris Saint-Germain's Spanish headcoach Luis Enrique looks on from the technical area during the UEFA Champions League semi-final second leg football match between Paris Saint-Germain (PSG) and Borussia Dortmund, at the Parc des Princes stadium in Paris on May 7, 2024. (Photo by Odd ANDERSEN / AFP)

Il tecnico del Psg Luis Enrique ha tenuto la conferenza stampa alla vigilia del match di Champions contro il Salisburgo.

Luis Enrique: «Non classifico i miei giocatori in base all’età. Per vincere dobbiamo creare anche 30 occasioni»

Sulla partita:

«Sento che sarà una partita meravigliosa. Ci sono tutti gli ingredienti che un allenatore e i giocatori di un club come il Psg possano desiderare. Abbiamo avuto la fortuna di giocare partite di alto livello in Champions League. Il nostro obiettivo è vincere la partita come sempre, sappiamo quali sono i rischi se non lo facciamo».

Sulle possibilità di qualificazione:

«Non credo che si sappia quanti punti ci vorranno per qualificarsi. Nessuno sa quanti punti saranno necessari, è impossibile indovinare. Dobbiamo vincere le tre partite rimanenti, questo è il nostro obiettivo».

Sul fitto calendario del Psg:

«Non mi interessano le altre squadre, mi importa solo della partita di domani e poi penseremo alle altre. Questa è la routine quotidiana di un grande club».

La formula magica per uscire dalla crisi:

«La formula magica è chiara per avere più possibilità di vincere dell’avversario: devi realizzare 20, 30 occasioni da gol e dobbiamo prendere meno gol possibili, fare in modo che i nostri avversari abbiano meno possibilità. Cercheremo di migliorare. Dobbiamo mantenere la fiducia. È necessario insistere sempre».

Sull’idea di giocare in contropiede:

«A questo livello di competizione, anche il nostro avversario ha bisogno di punti. Sono una squadra che preme molto, ma se giocheranno alti o bassi dipenderà da come giocheremo noi. Abbiamo sempre avuto la palla più dell’avversario tranne che in una partita. Quello che preferisco, non importa. Possiamo giocare in transizione come possiamo giocare con blocchi bassi, dipende da ciò che l’avversario farà».

L’esperienza delle partite cruciali:

«Credo che i nostri giovani giocatori abbiano esperienza. Chi c’era la scorsa stagione è abituato a competere ad alti livelli. Cerco di ottenere il meglio nel gioco individuale e nel collettivo. Queste sono partite in cui devi vincere. Non ho mai classificato i miei giocatori in base alla loro età, ma in base a quello che vedo in allenamento».

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