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Ranieri aveva scelto la panchina sbagliata, quella dei giardinetti (Zazzaroni)

Al Corsport: i Friedkin hanno fatto benissimo: hanno capito che non era più il caso di ricorrere a scelte borderline.

Ranieri aveva scelto la panchina sbagliata, quella dei giardinetti (Zazzaroni)
Roma 30/03/2017 - Claudio Ranieri premio alla carriera / foto Insidefoto/Image nella foto: Claudio Ranieri

Ranieri aveva scelto la panchina sbagliata, quella dei giardinetti. 

A scriverlo è Ivan Zazzaroni direttore del Corriere dello Sport.

Ranieri è l’uomo giusto al posto giusto nel momento giusto. Perché riassume in sé alcune caratteristiche che in questa fase della vita della Roma sono importantissime: conosce la piazza; è uno tra i più efficaci quando subentra in corsa (non ho mai dimenticato l’exploit col Parma di Pepito Rossi); la sua presenza è rasserenante; la tifoseria lo ama riconoscendogli la romanità più genuina; è un abile comunicatore, possedendo la giusta dose di paraculaggine, e parla l’inglese (la linea diretta col capo è fondamentale). Inoltre non incide sul bilancio dei Friedkin alla voce “affitto della casa del mister e eventuali trasporti”.

Quattro anni e mezzo e 1 miliardo dopo i Friedlkin hanno così puntato su un allenatore che soltanto pochi mesi prima aveva annunciato il ritiro dalle scene di club. E hanno fatto benissimo: hanno capito che non era più il caso di ricorrere a scelte borderline.
La notizia del ritorno di Ranieri è stata accolta con soddisfazione da molti suoi colleghi – Allegri, Capello, Mourinho -, e da gran parte della tifoseria. Ora Claudio dovrà riportare serenità nel gruppo, rivedere le gerarchie tecniche e tattiche, recuperare il rapporto di fiducia con Dybala, Pellegrini, Cristante e Hummels e riavvicinare la Sud alla proprietà. Una bella sfida per chi aveva optato per la panchina sbagliata. Quella dei giardinetti. 

Ranieri: «Ci mettono poco a dirti “sei bollito”. Il futuro? Lasciatemi tranquillo» (maggio 2024)

Claudio Ranieri lo ha fatto di nuovo. Ha conquistato la salvezza con il Cagliari grazie al 2-0 rifilato al Mapei Stadium al Sassuolo. Le sue parole nel post partita a Sky:

«L’ultima è sempre la più bella. Ci mettono poco a dirti “sei bollito”. Il fatto strano, tu hai ricordato la prima salvezza con il Cagliari, vincemmo 2-1 il 19 maggio di 33 anni fa, in Emilia. L’Emilia porta bene. Cagliari è casa mia, godiamoci questa salvezza che è stata difficile, l’avevo detto che avremmo lottato fino all’ultimo secondo. Contento di festeggiare davanti ai nostri tifosi. Alla squadra prima ho detto che c’era un’isola dietro di noi».

Le parole di Ranieri, tecnico del Cagliari, a Sky Sport:

«Il futuro? Lasciatemi tranquillo, io ho un altro anno di contratto. Penso che vogliate fare i miei procuratori».

«Un momento in cui si è accesso il fuoco? Non ho detto che ero io il problema, io ho detto ai ragazzi che serviva uno shock. Non li vedevo convinti come in allenamento. Dicevo al mio staff “Sono convinti che con me si salvano ma non li vedo che stanno sul pezzo in partita”. In allenamento non ho mai potuto dirgli niente, vanno a tre mila sempre. Quando gliel’ho detto si sono ribellati “No, deve rimanere. Troppo facile così”. Sono meravigliosi, hanno dato sempre tutto. Ci sono state due volte, due nazionali mi hanno cercato, ma ho detto no. Ho sempre seguito il cuore. L’entusiasmo è più del primo giorno».

 

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