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Ankaragucu, l’ex presidente Koca condannato a 3 anni e 7 mesi per l’aggressione all’arbitro Meler

L’aggressione è avvenuta nel 2023 e l’arbitro era stato anche minacciato di morte.

Ankaragucu, l’ex presidente Koca condannato a 3 anni e 7 mesi per l’aggressione all’arbitro Meler
Turkish Referee Halil Umut Meler (ground) cover itself as MKE Ankaragucu's president Faruk Koca (L) attacks him at the end of the Turkish Super Lig football match between MKE Ankaragucu and Caykur Rizespor at Eryaman Stadium in Ankara, on December 11, 2023. (Photo by depo photos / DEPO PHOTOS / AFP) / Turkey OUT

L’ex presidente del club turco Ankaragucu, Faruk Koca, è stato condannato a 3 anni e 7 mesi di carcere dopo aver aggredito nel 2023 l’arbitro Halil Umut Meler in seguito a una decisione di gioco. Koca si era poi successivamente dimesso.

L’ex presidente dell’Ankaragucu, Koca, condannato

L’agenzia di Stato turca Anadolu riporta:

Il tribunale ha condannato l’imputato Koca a 3 anni, 7 mesi e 22 giorni di carcere per aver ferito intenzionalmente una persona e causarne una frattura ossea sul campo sportivo, mentre svolgeva il suo lavoro. La condanna arriva anche per minacce e violazione di legge sulla prevenzione della violenza e dei disordini nello sport. 

Koca infatti aveva dichiarato all’arbitro «Ti ucciderò», come era stato riferito proprio da Meler.

L’arbitro Meler picchiato dall’ex presidente del club turco, le dichiarazioni

«Faruk Koca mi ha dato un pugno sotto l’occhio sinistro e sono caduto a terra. Mentre ero a terra, tutte le persone mi hanno preso a calci in faccia e in altre parti del corpo molte volte. Faruk Koca ha detto a me e a tutti i miei amici arbitri: “Vi finirò”. Si è rivolto a me e ha detto: “Ti ucciderò”. Presenterò una denuncia contro Faruk Koca e altre persone che mi hanno picchiato. Non voglio scendere a compromessi. Questo è tutto quello che ho da dire».

Anche Infantino ha voluto commentare l’episodio. In un messaggio diffuso via social, il presidente della Fifa ha espresso tutta la sua vicinanza alla vittima:

«Non c’è assolutamente posto per la violenza nel calcio, dentro o fuori dal campo. Gli eventi che hanno seguito la partita di Süper Lig turca tra Mke Ankaragücü e Çaykur Rizespor sono totalmente inaccettabili e non trovano posto nel nostro sport o nella nostra società. Senza direttori di gara non c’è calcio. Gli arbitri, i giocatori, i tifosi e il personale devono essere al sicuro per godersi il gioco e chiedo alle autorità competenti di garantire che ciò sia rigorosamente attuato e rispettato a tutti i livelli».

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