A Vivo Azzurro Tv: «Durante la prima convocazione con l’Italia ero in vacanza in Spagna. Feci uno scherzo ai miei amici dicendo che mi avevano convocato e dovevo andarmene. E poi è successo davvero».
Alessandro Buongiorno ha rilasciato un’intervista a Vivo Azzurro Tv in cui ha parlato dei suoi esordi nel calcio e della Nazionale italiana.
Buongiorno: «A 6 anni l’esordio come portiere, ma mia mamma aveva paura prendessi freddo»
«A sei anni la prima esperienza che ho fatto è stata in porta, ma mia mamma aveva paura che prendessi freddo. Così ho iniziato a giocare in difesa e non ho più smesso. Sono sempre andato bene a scuola, ho sempre reputato che studiare ti apra la mente e ti aiuti sia nella vita sia nel calcio. Al liceo a volte studiavo fino alle tre di notte e la mattina arrivavo mezz’ora prima a scuola per farmi interrogare dai professori perché nel pomeriggio dovevo allenarmi. Mi sono diplomato e ho deciso di continuare a studiare, prima con la triennale e poi con la magistrale in management dello sport. Ho notato la differenza abissale anche nella velocità di pensiero in campo nei periodi in cui studio rispetto a quando non studio».
Dopo l’exploit al Torino, il difensore del Napoli ha trovato anche un posto nell’Italia:
«È un momento altissimo della mia carriera, rappresentare la maglia azzurra è un onere e un onore. Da bambino guardavo la Nazionale sperando nel profondo del mio cuore di arrivarci a giocare un giorno. Il 18 giugno 2023 ho esordito. Mi trovavo in vacanza in Spagna. Il giorno prima di ricevere la chiamata ho fatto uno scherzo ai miei amici dicendo che mi avevano convocato e che dovevo andarmene. È successo davvero. Ho preso l’aereo e ho raggiunto i compagni in Olanda. Mister Mancini mi ha provato tra i titolari prima della finale per il 3° posto, poi nello spogliatoio ha letto la formazione ed ero nell’undici di partenza».
Infine, sul ct Luciano Spalletti ha dichiarato:
«Con il mister ho un bellissimo rapporto, ci sentiamo spesso anche al telefono. È una persona che ti fa crescere molto, non solo dal punto di vista tecnico ma anche da quello umano. Con lui sto migliorando e spero di continuare a farlo».