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In Francia credono in Moise Kean più che in Italia, So Foot: “Può risolvere i problemi di Spalletti in attacco”

I tifosi del Psg non hanno dimenticato i 17 gol nella stagione 2020-21. In Toscana sembra rinato e ora deve fare con la Nazionale quel clic tanto atteso

In Francia credono in Moise Kean più che in Italia, So Foot: “Può risolvere i problemi di Spalletti in attacco”
Db Bergamo 14/10/2020 - Uefa Nations League / Italia-Olanda / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Moise Kean

Moise Kean è tornato tra i convocati dell’Italia per i primi due match di Nations League contro Francia e Israele.

Kean può essere la soluzione offensiva che sta cercando Spalletti da mesi

I francesi di So Foot credono ancora che l’attaccante della Fiorentina possa tornare quello visto nella stagione col Psg:

Per i tifosi del Psg è impossibile dimenticarlo. Nella stagione 2020-2021, 17 gol tra cui quello segnato al Camp Nou di Barcellona. Questa volta, torna al Parco dei Principi, con due obiettivi: primo, consentire all’Italia di battere finalmente Didier Deschamps; secondo, offrire a Luciano Spalletti quello che aspettava da mesi, cioè una soluzione come bomber d’attacco. A volte i pianeti si allineano, e dobbiamo credere che questo sia attualmente il caso dell’attaccante piemontese. La mancata convocazione all’Europeo gli ha fatto cogliere l’occasione di cambiare aria, staccarsi dal cordone juventino per sempre e approdare alla Fiorentina per rilanciarla. Dopo due mesi in Toscana, Kean è una delle poche soddisfazioni di una Viola ancora alla ricerca di se stessa. 

I due appuntamenti con la Nazionale devono far scattare il famoso tanto atteso click a casa, lo stesso che farà tacere le voci, annunciando che non è solo bravo a fare successi rap su Spotify, ma anche a segnare. Ha ancora una vita intera davanti a sé, e questo venerdì può assumere una nuova dimensione.

L’ex Juventus è tornato a far gol

L’uomo copertina di queste prime uscite della Fiorentina è Moise Kean. Lui, l’ex bad boy che nell’under 21 era stato escluso dal gruppo per punizione insieme a Zaniolo. Ma erano altri tempi. Sono lontani quelli in cui era stato bollato come baby fenomeno pronto ad esplodere. Proprio come l’amico Nicolò. Adesso è un ragazzo diverso, qualcosa si era intravisto già in Nazionale e nella Juventus di Allegri. Ma mancava ancora qualcosa. In campo appariva un leone in gabbia. La partita della scorsa stagione contro il Verona è la fotografia perfetta. Gli mancava continuità, fiducia, responsabilità.

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