Le novità della nuova stagione. Il calciatore recupererà poi palla recandosi nel punto a lui più vicino.
Dalla prossima stagione di Serie A verrà introdotta una nuova norma per quanto riguarda i raccattapalle, evitando così le troppe perdite di tempo.
Addio al raccattapalle in Serie A
E’ una norma già sperimentata nell’ultima finale di Coppa Italia e Premier League, ovvero i palloni che verranno posizionati sui cinesini a bordocampo (sei dal lato delle panchine e cinque sull’altro a una distanza minima di 2,5m dalle linee di bordocampo) e, quando il pallone uscirà dal campo, il calciatore recupererà palla recandosi nel punto a lui più vicino (a eccezione dei portieri). Non ci sarà più, quindi, il raccattapalle a consegnare il pallone.
Le altre novità apportate
Nell’entrata in campo delle due formazioni e della squadra arbitrale, il quarto uomo entrerà insieme alle squadre e l’assistente del direttore di gara sarà in campo durante tutto l’allenamento. La foto di squadra, onde prevista, sarà fatta prima del sorteggio fra i due capitani e non dopo come accadeva solitamente. E i bambini che accompagneranno i giocatori in campo non indosseranno più le maglie delle squadre impegnate nei match.
Il campionato italiano è “quello dei vecchi” (So Foot)
La Serie A, con alcuni tecnici, vuole essere meno intensa rispetto alla Premier o la Bundesliga, permettendo ai trentenni di scommettere più sulla loro intelligenza tattica e esperienza, che sulle loro qualità fisiche. Giocatori come Mkhitaryan, Darmian, Acerbi, Sommer sono considerati in discesa in Europa, ma sono stati i principali artefici del successo dell’Inter nelle ultime stagioni, come la finale di Champions League nel 2023 e lo scudetto la scorsa stagione. Spesso, però, vengono accompagnati anche da acquisti di prospettiva: Frattesi e Bisseck nel caso dei nerazzurri, o Abraham quando fu acquistato Rui Patricio dalla Roma; spesso unire questi due aspetti porta al successo. Tuttavia, rimane la mancanza di fiducia ai giovani talenti. Se un trentenne gioca in media 1750 minuti in campionato, un diciannovenne arriva appena a 300 minuti. I club non si fidano ancora troppo dei giovani; per vedere un Camarda in azione in Serie A dovremo quindi aspettare ancora un po’.