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Juventus, Giuntoli non sa come piazzare gli scarti di Thiago Motta (Zazzaroni)

La rifondazione sta incontrando ostacoli superiori al previsto. Da Chiesa a McKennie a Szczesny, hanno tutti contratti ricchi

Juventus, Giuntoli non sa come piazzare gli scarti di Thiago Motta (Zazzaroni)
Db Milano 03/06/2024 - La Notte della C / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Cristiano Giuntoli

Juventus, la rifondazione di Giuntoli sta incontrando ostacoli superiori al previsto. Lo scrive il Corriere dello Sport col direttore Ivan Zazzaroni.

Scrive Zazzaroni:

La rifondazione tecnica (e non solo quella) della Juve sta incontrando ostacoli superiori al previsto: per cambiare tanto e bene servono gli uomini giusti e buone idee, certo, e soldi, ma se temporaneamente non si dispone di grosse risorse e si devono fare i conti al milione, le difficoltà aumentano in modo esponenziale.

Il punto non è l’ipotetica rinuncia della Juve a Koop, o il rispetto che comunque si deve all’Atalanta, bensì la presenza in organico di Chiesa, Rugani, Szczesny e degli altri giocatori che pare non figurino nei piani di Thiago Motta.

Juventus, la rifondazione è complessa

Perché dico questo? Perché i calciatori che ho elencato non hanno fretta di andar via, avendo il coltello dalla parte del manico e, per inciso, risultando meno appetibili oggi rispetto alla fine di agosto. Colpa, o merito, dei contratti firmati in tempi lontani (Chiesa, Szczesny, McKennie) o più recenti (Rugani).

Un esempio: Chiesa, scadenza giugno 2025, guadagna 500mila euro al mese, costo doppio per la società. In questo periodo di magra e con i grandi compratori (Premier e arabi) improvvisamente seduti, non è semplice per lui – valutato 20 milioni – trovare altri disposti a garantire uno stipendio di pari livello. (…) Lo stesso dicasi per Rugani: 1,750 milioni netti, 3 e mezzo lordi, che tra un mese e mezzo avrà ricevuto 350mila euro dalla Juve e costerà – ipotizzando lo stesso salario – 1 milione e 400 per dieci mesi.

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