Il calcio è così, concreto. E Conte lo ha dimostrato: Recupero, verticalizzazioni immediate, cross, dribbling e aggressioni feroci.
Che bello il Napoli concreto, senza fronzoli. Conte fin dal primo momento ha bandito i fronzoli. «Io non sono per il fumo», aveva detto. E se le premesse sono queste, si può essere sicuri che il Napoli 2024/25 farà della concretezza il suo pane quotidiano. Antonio Conte all’Inter c’è riuscito. A Napoli sembra già sulla buona strada. Contro la Anaune Val di Non finisce 4-0.
Le premesse sono d’obbligo. È la prima amichevole della stagione. Contro gli azzurri giocava una squadra che milita nel campionato di Eccellenza. La fatica sulle gambe è tanta e si vede. Tutto giusto. Ma già dai primi minuti di Napoli-Anaune, la mano di Antonio Conte è più che visibile.
Finalmente un Napoli concreto: recupero e verticalizzazioni
Una squadra corta, in 25-30 metri. Aggressiva, appena si perde palla si ringhia immediatamente sull’avversario. E se non riesce il recupero immediato, si ritorna alle proprie posizioni. Interessante lo sviluppo di gioco nella prima frazione. La palla veniva “lavorata” sul centro-destra con i vari Juan Jesus, Cajuste, Spinazzola, Lindstrom. E poi, all’improvviso, cambio di gioco dalla parte opposta dove Mazzocchi era quasi sempre libero. Libero di andare sul fondo e crossare o di scambiare con Politano.
Nel primo tempo ottima la prova di quasi tutti. L’unico neo Lindstrom che con il passare dei minuti è un po’ sparito. Era un test per il danese e, se dovessimo decidere noi, il risultato sarebbe “rimandato”. Ha sciupato un’occasione nitida davanti al portiere. Aveva fatto tutto bene, movimenti, dribbling. Tranne il tiro, una caramella al portiere.
Da segnalare il ruolo del centravanti “contiano”. Una boa in moto perpetuo. Sponde continue a destra e a sinistra, sia di Simeone (nel primo tempo), sia di Cheddira (nel secondo tempo). Un Lukaku in quella posizione (e in piena forma fisica) sarebbe devastante.
Ultima menzione per Cheddira e Gaetano. L’attaccante e il centrocampista meritano la chance con la maglia azzurra. Il marocchino autore di un gol e di un assist. Ma è tanto di più. Combatte, fa a sportellate, gioca con i compagni, la tecnica non gli manca. Con Gaetano ha chiuso una serie di scambi tutti di prima intenzione. L’azzurrino è ormai grande. A centrocampo (o eventualmente da trequartista) può dire la sua, chiaramente e con forza.
Che bello il Napoli concreto. Il calcio è così, concreto. E Conte lo ha dimostrato: Recupero, verticalizzazioni immediate, cross, dribbling, aggressioni feroci. Sta tutta qui la bellezza.