Il Napolista ne scrisse a inizio giugno, ma il nuovo allenatore del Napoli è realista: «Non posso promettere la vittoria, ma posso promettere che saremo competitivi per la vittoria»
Anche per Antonio Conte, nuovo allenatore del Napoli, la sua esperienza al Chelsea ha delle forti similitudini con quella che si appresta a vivere a Napoli. Ma attenzione a false promesse e proclami. Conte è un uomo del fare molto concreto: non ha promesso la vittoria ma ha promesso che farà di tutto per competere per la vittoria.
«Sono una persona del fare»
Esperienze simili? I precedenti di Juventus, Chelsea ed Inter che non vincevano e l’effetto elettroshock:
«L’unica esperienza in comune è il Chelsea. Due anni prima aveva vinto lo scudetto e poi finì fuori dalle coppe arrivando decimi. Penso che sia stato fatto veramente qualcosa di irripetibile. In Premier ci sono tante super potenze e quindi riuscire dal decimo posto a vincere la Premier è stato incredibile. Quello che non posso promettere è sicuramente la vittoria, perché ne vince solo una. Posso promettere che inizieremo un percorso dove noi saremo competitivi per la vittoria. Testa bassa e pedalare. Oggi bisogna parlare poco, tutti. Sono una persona del fare. Dire o cercare di vendere aria fritta, non è il mio stile. Non sono neanche tanto paziente».
Il Napolista ne scrisse all’inizio di giugno. Il Chelsea campione arrivò decimo, dopo il disastro chiamò Conte e vinse la Premier: vi ricorda qualcosa?
L’arrivo di Conte a Napoli ricorda qualcosa di già visto. Un po’ come quel meme in cui Tobey Maguire (lo Spider Man di Raimi) senza occhiali vede sfuocato e appena mette le lenti il mondo in alta definizione gli rivela la verità. Fuori fuoco, Conte è appena arrivato al Chelsea. Mettendo a fuoco, Conte sta per firmare con il Napoli. L’esperienza vissuta dal tecnico salentino nel 2016/2017 con il Chelsea ha, almeno fin qui, delle analogie mica da ridere. Allora c’era ancora Abramovič, il Chelsea spendeva ma con un po’ più di logica e il Napoli continuava a farsi conoscere in Europa. Riavvolgiamo il nastro.