Relevo: Avrà dieci giorni per fare ricorso prima che il Tribunale decida. In caso di squalifica permanente, dovrà lasciare la Federcalcio anche prima della fine dell’Europeo.
Pedro Rocha, presidente ad interim della Federcalcio spagnola (Rfef), rischia una squalifica di sei anni a seguito di un’indagine partita dalla denuncia di Miguel Galan, presidente della scuola allenatori Cenafe, che lo accusa di aver ritardato l’elezione per la presidenza della Rfef.
Per Rocha il Tad propone una squalifica di sei anni
Relevo scrive:
Il Tad (tribunale amministrativo dello sport) ha proposto al momento di squalificarlo per sei anni; ciò gli impedirebbe di candidarsi alle elezioni a settembre. Il giudice istruttore, poiché Rocha è stato accusato di tre reati gravi, ha proposto tre diverse sanzioni di due anni ciascuna. Ora spetterà al Tad prendere una decisione definitiva sul caso. Rocha avrà ora dieci giorni per fare ricorso prima che il Tribunale decida. In caso di squalifica permanente, dovrà lasciare le sue manzioni alla Rfef anche prima della fine dell’Europeo.
Le dichiarazioni in tribunale
Relevo riporta quanto accaduto in tribunale il 12 aprile:
«Non lo so» , «Non ne sono sicuro» , «E’ la vita». Pedro Rocha è stato incriminato e ha concluso la sua dichiarazione passando da testimone a indagato. L’unico candidato ufficiale per le elezioni Rfef si è presentato senza un avvocato e ha risposto alle domande del pubblico ministero in modo evasivo. Ha cominciato a rispondere a semplici domande di contesto della situazione. Poi è arrivato il turno del procuratore, la cui intenzione era quella di disegnare una mappa delle funzioni nella Rfef. Tuttavia, questo piano è sfumato di fronte all’atteggiamento evasivo di Rocha. Ha iniziato a rispondere «E’ la vita», oppure «chiedete a Rubiales» quando gli è stato chiesto di spiegare perché era stato nominato presidente. Inoltre, ha detto che non sapeva nulla di questioni come la Supercoppa in Arabia.