L’esperto di calciomercato su X: “Pioli è una delle tre principali opzioni per diventare il nuovo allenatore dell’Al-Ittihad”
Pioli è finito nel mirino dell’Arabia Saudita e in particolare dell‘Al-Ittihad.
Pioli tra le tre opzioni principali dell’Al-Ittihad
La notizia arriva in esclusiva dall’esperto di calciomercato Fabrizio Romano, che su X ha scritto:
“Esclusiva: Stefano Pioli, una delle tre principali opzioni per diventare il nuovo allenatore dell’Al Ittihad. L’Al Ittihad sta valutando tre candidati e Pioli è stato incluso nella rosa dei candidati dopo aver lasciato l’Ac Milan. Marcelo Gallardo lascerà l’Al Ittihad”.
🚨🟡⚫️ EXCL: Stefano Pioli, one of the three main options to be new Al Ittihad manager.
Al Ittihad are discussing three candidates and Pioli has been included in the shortlist after leaving AC Milan.
↪️🇦🇷 Marcelo Gallardo will leave Al Ittihad. pic.twitter.com/zDU990XmAG
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) June 20, 2024
Il Napolista sull’ex allenatore del Milan
Il normalizzatore
Stefano Pioli è un uomo che si esprime in modo bonario, pacato, sereno. Ed è spesso sorridente, anche quando i giornalisti lo incalzano con domande velenose. Per questo ha un’etichetta appiccicata addosso: quella del normalizzatore, ovvero dell’allenatore che arriva in una squadra e in qualche modo la tranquillizza, la rimette in ordine. Ecco, questa è una suggestione che non rispecchia per niente la realtà del campo e della tattica: Stefano Pioli è infatti un tecnico radicale, ha un’idea di gioco chiara e immediatamente riconoscibile. E che, soprattutto, non ha nulla a che fare con la normalizzazione: in ogni sua avventura, l’attuale allenatore del Milan ha sempre predicato e praticato un calcio di velocità esasperata, di grande dispendio fisico, di pressing intenso, di ripartenze in campo lungo.
Le narrazioni tipiche del giornalismo sportivo, soprattutto quello italiano, ci portano a credere/pensare che gli allenatori-ideologi siano solo quelli innamorati del possesso palla intensivo, del gioco di posizione, della costruzione dal basso. C’è un po’ di verità in questa lettura delle cose, cioè è accertato che la maggior parte degli allenatori-ideologi ami proprio quel tipo di calcio. Ma esistono anche dei prototipi diversi, degli ideologi legati ad altri concetti. Ecco, Pioli appartiene a questa categoria, nel senso che ha sempre amato – e quindi non ha mai abbandonato – certe convinzioni, neanche quando si è scontrato con l’oggettiva impossibilità di proseguire sulla stessa strada. La sua strada. E l’esperienza col Milan, in questo senso, è profondamente esplicativa.