«Altrimenti l’Arsenal avrebbe vinto la Premier». È lo sliding doors della stagione che “garantisce che tutti gli altri gol e gli assist non sono stati inutili”
Il Manchester City ha tutte e due le mani sulla Premier League. Guardiola deve ringraziare Ortega, ieri in porta al posto di Ederson. Infatti sull’1-0, Ortega ha praticamente parato alla Dibu Martinez (in finale del Mondiale) il tiro di Son lanciato in solitaria in porta.
La reazione di Guardiola è diventata virale. Se Son avesse segnato, probabilmente l’inerzia della partita sarebbe cambiata. E questo Pep lo sapeva. A tal punto che quella parata gli ha provocato un mini infarto che lo ha mandato a terra per qualche secondo.
Guardiola a terra dopo la parata di Ortega
Stefan Ortega Moreno. Phenomenal. pic.twitter.com/0QOPtAsRR7
— Manchester City (@ManCity) May 14, 2024
Nel post partita, Pep ci ha scherzato su:
«L’occasione di Son? Ho problemi alla schiena, quella posizione mi fa stare meglio. Sapete quante volte Son ci ha punito negli ultimi anni? Io ho solo pensato “ti prego, non un’altra volta”. Ortega ci ha salvato con una parata incredibile. Altrimenti l’Arsenal avrebbe vinto la Premier League. Nell’1 contro 1, Stefan (Ortega) è uno dei migliori portieri che abbia mai visto in vita mia».
Adesso il City ha lo “sliding doors” della stagione
Per The Athletic la parata di Ortega è “il momento” del campionato del City. Lo “sliding door” senza il quale il quale il City avrebbe probabilmente perso il campionato a vantaggio dell’Arsenal.
“Ora hanno il loro momento. Se la loro vittoria sugli Spurs, o forse l’intera stagione, può essere ridotta a un singolo episodio, è di certo l’uno contro uno di Son con Stefan Ortega a tre minuti dalla fine.
Se avesse segnato, il City avrebbe avuto 13 minuti (inclusi 10 aggiuntivi) per rialzarsi e provare a vincere così da mantenere il titolo nelle sue mani fino a domenica. Sarebbe stato un finale ancora più drammatico, ma non lo sapremo mai.
Pep Guardiola era sdraiato sulla schiena. Era a terra, letteralmente, prima ancora che Son tirasse. Se avesse segnato, il titolo sarebbe stato nelle mani dell’Arsenal e gli Spurs, i loro acerrimi rivali, glielo avrebbero regalato. Quello è un momento che garantisce che le centinaia di altri momenti nel corso della stagione – i gol di Haaland, gli assist di De Bruyne, i gol vincenti di Phil Foden, le giocate difensive di Ake, i gol di Rodri… tutto – non sono stati inutili.
Ancora una partita separa il City dall’immortalità. Ma è solo grazie a quel momento [che si può parlare di immortalità], il più importante della loro stagione finora“.