Dopo la sconfitta contro l’Atalanta disse: «Non sento niente». Adesso i giocatori sono spaesati, sembra che Salah e Van Dijk non sappiano che c’è vita dopo di lui
Dopo la sconfitta nel derby contro l’Everton, il Liverpool ha detto ufficialmente addio alle speranze di conquistare il campionato nell’ultima stagione di Klopp. Il Telegraph però suona l’allarme. Se all’annuncio di addio Klopp aveva in qualche modo galvanizzato i suoi, nelle ultime uscite questa spinta sembra essersi esaurita. Soprattutto per l’allenatore stesso. Non a caso per il quotidiani inglese, Klopp “ha già fatto il check-out al Liverpool“.
L’allarme più forte per il Liverpool è l’atteggiamento di Klopp
Il Telegraph spiega anche il perché:
“È il cambiamento nel comportamento di Klopp, però, a suonare l’allarme più forte. In genere, si tratta di una figura ipersensibile a ogni battito cardiaco, è sempre così in sintonia con i tifosi del Liverpool. Ora sembra semplicemente insensibile, mentre guarda questa stagione dissolversi nei familiari sogni frustrati. Ciò che colpisce, però, è l’apertura con cui trasmette il suo sentimento di distacco“.
Già all’indomani dell’eliminazione dall’Europa League Klopp ha trasmesso freddezza e distacco. «Ho solo cercato di capire come mi sentivo», ha detto. «E non era«» niente».
“Dire che un risultato terribile ti lasci indifferente non è certo una ricetta infallibile per motivare i tuoi giocatori. Ha più senso, in tutta onestà, dire loro che nel bel mezzo della più serrata battaglia a tre per il campionato degli ultimi tempi sei esausto e aspetti solo di andartene“.
Anche Ferguson ha commesso lo stesso errore
Il Telegraph ricorda quando al Manchester United allenato da Ferguson successe la stessa cosa:
“Sir Alex Ferguson ha ammesso come sia stato il “più grande errore” della sua carriera annunciare nel 2001 che si sarebbe ritirato alla fine di quella stagione, spiegando che ciò ha portato molti dei suoi giocatori ad impegnarsi di meno. Il Liverpool, sconfitto in breve tempo da Crystal Palace, Atalanta ed Everton, emana un’atmosfera decisamente simile. È come se Salah e Van Dijk, che hanno raggiunto livelli così straordinari sotto Klopp, stentassero a comprendere la vita senza di lui”.