Il primo striscione recita: “Dal 1987 la vera storia di Torino siamo noi” ed è accompagnato dall’immagine di un toro e una zebra
Il derby Torino-Juve si accende. Secondo quanto riportato dalla “Gazzetta dello Sport”, alcuni ultras bianconeri del gruppo Drughi hanno apposto degli striscioni contro il Torino nel piazzale della Basilica di Superga.
Sul primo striscione si legge la frase “Dal 1987 la vera storia di Torino siamo noi” con l’immagine di un toro e di una zebra e la scritta “El mata toro”.
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Ziliani contro gli striscioni
Immediate le critiche social. Particolarmente duro Ziliani che su X scrive: “La demenza allo stato brado“.
La demenza allo stato brado https://t.co/NfT2Kg3yJb
— Paolo Ziliani (@ZZiliani) April 13, 2024
E poi il commento provocatorio: “I tifosi della Juventus vogliono mancare di rispetto al Torino e lo fanno andando a irriderlo alla basilica di Superga. I tifosi del Torino incerti su come rispondere: troppo difficile la scelta tra gli infiniti tribunali sportivi e penali disseminati tra Italia ed Europa nei quali la Juventus ha scritto la sua storia“.
I tifosi della Juventus vogliono mancare di rispetto al Torino e lo fanno andando a irriderlo alla basilica di Superga.
I tifosi del Torino incerti su come rispondere: troppo difficile la scelta tra gli infiniti tribunali sportivi e penali disseminati tra Italia ed Europa nei… pic.twitter.com/rGZ8ynemZn— Paolo Ziliani (@ZZiliani) April 13, 2024
Gli Ultras Juventus come quelli del Napoli: contro il divieto di bandiere e tamburi
Gli ultras della Juve protestano contro la decisione della Digos di vietare l’ingresso nello stadio di bandiere e tamburi. Insomma a Torino come a Napoli non sarà possibile introdurre tutti quegli oggetti caratteristi del tifo organizzato. Il divieto non si limita quindi ai soli oggetti che potrebbero essere usati per arrecare dei danni, ma anche a striscioni, tamburi e megafoni.
I Viking Juve, questo il nome degli ultras della Juventus, hanno diffuso un comunicato ufficiale con il quale protestano rispetto ai provvedimenti presi.
Nel comunicato si legge:
“Ormai per la Digos di Torino siamo diventati un bersaglio da annientare. Niente striscioni e niente pezze, niente tamburi e niente megafoni, niente bandieroni o coreografie… E tutto questo mentre in altre città è permesso l’impossibile così come in casa Nostra alle tifoserie ospiti.”