A Sky Sport: «è semplice pensare che senza giocare bene è difficile fare risultati. Giocare un buon calcio, utilitaristico, è la via migliore per ottenerli»
L’ex Ct dell’Italia Marcello Lippi ha rilasciato delle dichiarazioni a Sky Sport dopo l’uscita del docufilm “Adesso vinco io” dedicato alla sua carriera.
Come si coltiva l’arte della vittoria?
«Io volevo trasmettere alle persone che lavoravano con me la fiducia di poter essere vincenti. Non solo partecipare e fare bella figura, ma vincere. Soprattutto se hai la fortuna o l’abilità di trovarti o scegliere giocatori bravi. Io avevo squadre forti e ci ho messo del mio facendole rendere al massimo delle loro possibilità».
Tanti campioni del 2006 hanno intrapreso la carriera in panchina…
«L’ultimo è De Rossi, che a Roma sta facendo molto bene. Mi fa piacere che questi ragazzi facciano gli allenatori con quella mentalità che cercavo di trasmettergli io».
Giochisti vs risultatisti: da che parte sta?
«In assoluto è sempre meglio fare risultati rispetto a giocar bene. Però è semplice pensare che senza giocare bene è difficile fare risultati. Perciò giocare un buon calcio, utilitaristico e non fine a se stesso, è la via migliore per ottenerli».
Che erede è Spalletti?
Lippi: «Come idea è il massimo che possa esserci. Oltre che un amico è una persona di grande capacità e cultura calcistica, simpatica, che ti trasmette sensazioni positive. Mi sembra stia nascendo una squadra che ha le sue qualità».