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Chi è e come gioca Leandrinho, il piccolo gioiello che segna sempre all’esordio

Scouting report su Leandrinho, che probabilmente sarà il prossimo acquisto del Napoli. Fantasista alla brasiliana, ha segnato 8 gol in 8 partite nell’ultimo Sudamericano Under 17.

Chi è e come gioca Leandrinho, il piccolo gioiello che segna sempre all’esordio

Una vecchia conoscenza

Leandrinho è l’assoluto protagonista delle prime schermaglie di mercato (invernale) del Napoli. È un “residuo” di questa estate, nel senso che si parla di lui già da un po’, ma in realtà si sa pochissimo di lui. Il ruolo – fantasista alla brasiliana, uomo d’attacco tout court -, la squadra di provenienza – il Ponte Preta -, il fatto che abbia (avuto?) estimatori importanti come Real Madrid, Manchester City. Insomma, una narrazione a blocchi che non ci dà l’esatta dimensione del personaggio, tantomeno del calciatore. Ci abbiamo provato, a ricostruire un identikit. E abbiamo iniziato da questo video-skills su Youtube, in cui indossa una suggestiva maglia col dieci, nella nazionale brasiliana, e porta “Leandro” stampato sulla schiena.

Piacere, Leandrinho

Leandrinho è uno da gol all’esordio: ha segnato nella prima partita di Copa do Brasil e di Copa Sudamericana. Che, in rapporto, rappresentano la nostra Coppa Italia e la nostra Europa League. Altre caratteristiche: è giovanissimo (ha compiuto 19 anni l’11 ottobre scorso), gioca prevalentemente col piede destro ed è stato l’assoluto protagonista del Sudamericano Under 17 vinto col Brasile nel 2015.

Il ruolo, come quasi sempre in Brasile, è un’incognita: Leandrinho è una seconda punta, ma può essere impiegato anche come esterno offensivo. Le sue doti migliori sono il controllo di palla, la velocità e la capacità di saltare l’avversario. Roba “da giocoliere”, a cui però sa accoppiare anche una discreta confidenza col gol. Quelli all’esordio, come detto, ma anche quelli segnati nel corso delle varie competizioni. Nell’ormai famoso Sudamericanu Under 17, ad esempio, sono stati otto. In otto partite giocate.

L’Udinese, Bruno Uvini, l’età media degli esterni d’attacco

Una ricerca in rete ci racconta che il calciatore, prima di flirtare con il Napoli, ha avuto contatti con l’Udinese. Anzi, c’era addirittura un precontratto già firmato, che però è diventato carta straccia dopo l’inserimento del club partenopeo. Che, per la prima volta negli ultimi anni, decide di pescare un giovane (presunto) fenomeno dal Brasile. Sì, perché c’è una grossa differenza tra quest’acquisto e quelli degli ultimi calciatori carioca approdati in azzurro, Bruno Uvini ed Henrique. Qui si parla di una promessa vera, di quelle che vengono definite craque dalla stampa specializzata. Campioni in divenire, che hanno tanto da dimostrare ma partono dalla dimensione del talento, delle doti potenzialmente sconfinate.

In quest’ottica, i 550mila euro che il Napoli pare aver investito sul calciatore sono una cifra minima. O, comunque, “accettabile” in relazione alla dimensione giovanile del calciatore. Che sarà valutato dallo staff azzurro, inizialmente quello della Primavera di Saurini, per poi avvicinarsi pian piano alla prima squadra. La scelta del calciatore sembra lungimirante anche in relazione alla posizione in campo. Nell’organico del Napoli, il sub-reparto che ha l’età media più alta è quello degli esterni offensivi. Insigne ha 25 anni compiuti, Callejon e Mertens viaggiano sulla trentina. Leandrinho potrebbe essere il futuro, si aspetta solo l’ufficialità affinché diventi una speranza. Da coltivare, in attesa dell’esordio. Che, secondo il racconto, dovrebbe essere con gol. Non sarebbe male, in effetti.

 

 

 

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