Da Clerici a Benitez, quarant’anni di esibizioni in terra lusitana. Il Napoli ha superato il turno in tre occasioni, due volte è stato eliminato.
Manca il video dell’unica vittoria
Cinque volte, nella sua storia, il Napoli è volato in Portogallo per un match internazionale. Non c’è una buona tradizione, e lo diciamo smozzicando un mezzo sorriso scaramantico. Il Napoli conta di una sola vittoria in terra lusitana, nella partita più vecchia. Di cui, in rete, beninteso e forse non è un caso, non si trovano testimonianze. È lo 0-1 con cui gli azzurri di Vinicio batterono il Porto a casa sua, gol di Clerici e passaggio del turno dopo la vittoria del San Paolo. Di quella partita, abbiamo già parlato in occasione del nostro articolo sui precedenti prima del match d’andata (qui).
Mimmo Carratelli, sul Napolista, raccontò così il gol di Clerici e la vittoria in Portogallo:
Il Napoli cominciò fortissimo e Canè colpì un palo al 6’. I portoghesi centrarono la traversa con Abel (29’). Il Porto fu sorpreso da un Napoli aggressivo e audace. Carmignani fece buone parate. Lo 0-0 ci andava benissimo quando a 12 minuti dalla fine Clerici siglò il gol che strappò un urlo ad Enrico Ameri nella cabina dei telecronisti.
Fu un’azione semplice e in profondità. Quattro tocchi e fu gol. Carmignani rimise la palla in gioco con un lungo lancio, Braglia di testa appoggiò a Canè che servì svelto Clerici. Il gringo, senza avanzare troppo, col rischio di essere chiuso, mollò una “rasoiata” rasoterra sul quale il portiere Tibi si buttò in ritardo. Uno a zero.
Questo fu tutto e, in Europa, non eravamo mai stati così bravi. Poi, negli ottavi della Coppa Uefa, andammo ad impantanarci nel fango di Ostrava e demmo addio all’Europa.
Adesso, rimettiamo insieme i cocci e vediamoci il Napoli di una volta in casa di Sporting Lisbona, Boavista, Benfica e Porto, di nuovo. Da Maradona a Benitez, un viaggio lungo 24 anni. Con due eliminazioni (le due sconfitte) e due passaggi del turno (i due pareggi).
Sporting Lisbona-Napoli 0-0, 14/9/1989
Il Napoli detentore del trofeo in casa dei biancoverdi di Lisbona, Maradona è in panchina dopo aver tergiversato tutta l’estate sul suo ritorno in azzurro. Entra nella ripresa con il numero 16, barba lunga e una forma fisica diciamo rivedibile. Nella sintesi, incorniciata nel racconto enfatico di Bruno Pizzul, una grande parata di Giuliani su azione d’angolo e poi la chiara sensazione dei match in trasferta nelle Coppe Europee. Uno 0-0 cercato, voluto, che sarà però lo stesso risultato del San Paolo. La decideranno i rigori, nel return match. Passerà il Napoli, alla fine.
Boavista-Napoli 1-1, 18/10/1994
La chicca del video è la voce telefonica di un giovanissimo Fabio Caressa su Tele+2. E poi, il Napoli di Vincenzo Guerrini in una delle sue migliori esibizioni, un pareggio che vale come una vittoria con gol di Benny Carbone, nella ripresa. Bellissima la maglia a scacchi del Besiktas, suggestivi i nomi che l’attuale direttore di Sky Sport snocciola nella telecronaca. Luzardi, Matrecano, Grossi, Pecchia. Il Napoli supererà i portoghesi battendoli al San Paolo(dopo aver eliminato anche lo Skonto ai 32esimi), ma il giorno dopo questa partita, il match d’andata, Guerini sarà esonerato per lasciar spazio a Vuja Boskov. Nel turno successivo, cammino interrotto contro i tedeschi dell’Eintracht di Francoforte.
Benfica-Napoli 2-0, 2/10/2008
Il Napoli di Reja, dopo la sbornia di entusiasmo dell’andata, vola in Portogallo da outsider assoluto. Tiene botta nel primo tempo, il Benfica è solo un embrione di grande squadra. Il servizio Mediaset che vedete sopra celebra un giovanissimo ma già bravissimo Di Maria, e giustamente si rammarica della grande occasione nel recupero del primo tempo. Calcio di punizione dalla destra, Cannavaro stacca e coglie il pallone con la testa e il palo con il pallone. Sulla ribattuta, Zalayeta ha tutto il tempo del mondo per mirare la porta e battere Quim. Lo farà malissimo, palla fuori e Napoli che scompare lì. Nella ripresa, i gol beffa di Reyes e Nuno Gomes. Col Da Luz, si riparte da qui.
Porto-Napoli 1-0, 13/3/2014
Una sconfitta minima, si pensava che al ritorno del San Paolo la truppa di Benitez potesse riuscire a ribaltare il punteggio. Non andò così, e, in pratica, il gol di Jackson Martinez che vedete sopra avviò il Napoli all’eliminazione. Mimmo Carratelli, sul Napolista, descrisse così il match:
Benitez attesta il Napoli in difesa contro la manovra lenta del Porto con marcature a uomo frenando i terzini Reveillere e Ghoulam sugli esterni portoghesi (Quaresma e Varela) e disponendo in marcatura Behrami su Defour e Henrique su Carlos Eduardo. Forse spera che Henrique dia una mano in possesso-palla. Nella ripresa ottiene dalla squadra una atteggiamento più propositivo. Reina salva la porta due volte (su Martinez e Fernando), il Porto prende anche un palo in una azione confusa. Ma anche Helton deve superarsi due volte contro Higuain, una volta contro Albiol. Pur nella partita prudente, il Napoli ha avuto le occasioni per vincere prima di essere steso da Martinez.
È lo stesso Martinez, Jackson, che fu avvicinato al Napoli durante l’estate precedente. Lo stesso Martinez che qualche volta, anche ultimamente, abbiamo di nuovo sentito in orbita di mercato-Napoli. Non se n’è fatto niente, Jackson sta in Cina e il Napoli, questa sera, vuole scacciare i fantasmi del Portogallo. È la migliore occasione, per farlo.