A “Cronache di spogliatoio”: «È l’attaccante giusto per la Nazionale. Poi se hai davanti Osimhen è un altro discorso, ma è quello il suo ruolo»
Roberto De Zerbi, allenatore del Brighton, ha rilasciato una lunga intervista a “Cronache di spogliatoio”. Il tecnico italiano ha parlato anche di Giacomo Raspadori, definendolo il suo 9 ideale.
«Rispetto al Raspadori che avevo io, lo vedo forte, lo vedo con grande affetto. Ha iniziato nel 2018 ad allenarsi con me, era un ragazzino di 18 anni, un ragazzo educato, bravo. È il mio 9 ideale».
De Zerbi riflette sul ruolo dell’attaccante azzurro:
«Per me è un 9 si, assolutamente. È un bravissimo ragazzo, mi piacerebbe averlo di nuovo in futuro. Lo vedo maturato, più sicuro di sé, più scaltro, il giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero avere».
L’importanza di Raspadori in Nazionale secondo De Zerbi
Poi gli è stato chiesto se Raspadori è l’attaccante giusto per la Nazionale:
«Io credo di sì, Spalletti l’ha già fatto giocare lì e con l’Ucraina ha fatto molto bene. Se hai davanti Osimhen è un altro discorso, però il suo ruolo dal mio punto di vista è quello».
L’esperienza in Premier League
Sulla sua avventura in Premier League:
«Ho fatto talmente tanta gavetta che mi fermo a pensare ogni tanto: ‘C***o, ma alleno in Premier League… sto facendo l’Europa League’. Mi risulta difficile vedermi come modello per altri allenatori, io sto sempre guardando gli allenatori che mi piacciono, come Postecoglou, Guardiola, Sarri, Motta o Italiano. Guardo tutto per cercare di prendere qualcosa… la fortuna mia è che so quello che devo prendere o ciò che non mi piace. E poi si va avanti per tentativi. Chi non mi conosce mi confonde per montato o presuntuoso».
«Se avessi soldi tutti i soldi del mondo per un calciatore top per il mio club? Io andrei su Mbappé. Chi fa gol è quello che mette tutto al proprio posto. La difficoltà è trovare giocatori che abbiano cilindrata, soprattutto in Inghilterra che sono tutte partite box to box, se non hai la gamba per fare 40-50-60 metri, cosa che Mbappé ha e penso anche parecchio, poi fai fatica. Poi allo stesso modo, nello stesso campionato, trovi squadre che si chiudono negli ultimi 30 metri e quindi hai bisogno di giocatori abili negli spazi stretti. Quando si costruisce una rosa, sono valutazioni da tenere tanto in considerazione, soprattutto se hai uno stile di gioco chiaro».