A Sportmediaset: «Il rigore deve essere un fallo eclatante. Prima si parava a intuito, ora con internet i portieri sono più avvantaggiati».
In questa giornata di Serie A sono stati sbagliati cinque calci di rigore. L’ex portiere Gianluca Pagliuca ha rilasciato un’intervista a Sportmediaset sui tiri dal dischetto, che nella sua carriera ne ha parati trentuno.
«Il mio sistema per parare i rigori? Beh, diciamo tutto istinto. Una volta c’era meno tecnologia, andavi più a memoria, guardavi negli occhi i rigoristi e poi ti muovevi a intuito e cercavi di indovinare l’angolo. Oggi hai più mezzi, c’è internet, vai a vedere come e dove i rigoristi sono soliti tirare: insomma, adesso i portieri sono un po’ più avvantaggiati».
Questo significa allora che i rigoristi sono un po’ più svantaggiati?
Pagliuca: «Vero questo, però d’altra parte il rigorista sa che il portiere lo conosce e quindi può usare questo a proprio vantaggio, sorprenderlo cambiando angolo ad esempio. Gli attaccanti, quelli bravi, studiano i portieri, conoscono le loro caratteristiche… quindi a loro volta possono trarre vantaggio da quegli aiuti tecnologici che noi non avevamo».
Veniamo al rigore di Firenze parato da Sommer: è stato bravo il portiere dell’Inter o l’errore è tutto di Nico Gonzalez?
«Allora, il rigore di Nico è come quello di Giroud contro il Bologna: io non capisco questi rigoristi che devono tirare piano per spiazzare il portiere… I rigoristi bravi tirano una botta nell’angolo e lì il portiere può fare ben poco. Adesso i portieri ti conoscono, stanno fermi e si muovono battezzando l’angolo giusto. Io se fossi un allenatore direi semplicemente ai miei giocatori di tirare una bella botta e così tutto diventa più difficile per chi deve parare, tanto se la metti nell’angolo quanto se la tiri forte centrale. A meno che resti fermo è impossibile prenderla».
Ma era rigore quello di Sommer su Nzola?
«Venti anni fa quello non era mai rigore, assolutamente. E’ capitato anche a me di uscire e prendere palla e poi l’attaccante e lo stesso attaccante non protestava… Adesso questi sono rigori moderni, come dice Mourinho… Cose assurde, il rigore deve essere un fallo eclatante. Vale anche per i pestoni, ad esempio…».