L’ad della Serie A: «L’evento sportivo dura poco più di 90 minuti, la pirateria continua a causare oltre 300 milioni di euro di danni all’anno al calcio italiano».
L’ad della Serie A Luigi De Siervo ha parlato del ricorso contro il nuovo regolamento anti pirateria, respinto:
«Il tribunale ha riconosciuto che la nostra donazione della piattaforma “Piracy Shield” all’AgCom è perfettamente legittima e agirà a beneficio di tutto il sistema. La sentenza della quarta sezione del Tar del Lazio, che riconosce all’Agcom l’autorità e il potere di disattivare i segnali illegali in 30 minuti, demolisce il ricorso di Assoprovider e dà finalmente il via libera alla messa a terra di un’attività che aspettiamo da anni per contrastare la trasmissione illegale delle partite di Serie A».
«L’evento sportivo dura poco più di 90 minuti, la giurisprudenza ha riconosciuto la necessità di agire in tempi stretti per fermare la pirateria, una piaga che, non mi stancherò mai di sottolinearlo, ha causato e continua a causare oltre 300 milioni di euro di danni all’anno al calcio italiano, ai club, agli operatori televisivi e a tutti i lavoratori del comparto».
«Abbiamo sventato anche l’ultimo tentativo dei “soliti furbetti” di bloccare l’entrata in azione della piattaforma anti pirateria. Ci aspettiamo che finalmente, dopo mesi di attesa, entri in funzione da febbraio il sistema machine to machine che permetterà di interrompere in breve tempo i siti pirata segnalati dai titolari di diritti».
De Siervo prima della finale di Supercoppa:
«Stasera ci saranno 180 paese collegati con l’Arabia Saudita per la finale di Supercoppa, crediamo sarà la migliore mai organizzata qui: abbiamo un contratto di sei stagioni, per quattro edizioni saremo ospiti del governo Saudita a Riyadh con questa formula. Ribadiamo che ci saranno oltre 400 milioni di case, l’audience sarà importante in tutto il mondo e tutti apprezzeranno l’organizzazione di una area territoriale che negli ultimi anni si è aperta con grande attenzione al calcio giocato, ha un’età media interessante e dobbiamo cercare di fare in modo che il nostro brand sia sempre più aperto».
Sulla pirateria?
«Abbiamo una normativa molto dura, responsabilizzato una autorità che in trenta minuti può chiudere ogni sorgente illegale. Il sistema degli Internet Provider cerca di bloccarci perchè forse ci sono aree grigie: la Serie A perde non meno di 300 milioni di euro l’anno, e ci fa perdere strada negli investimenti».