A Dazn: «De Rossi era già un allenatore in campo, grande persona e uomo che ti trasmette tanto. Ha già trasmesso tanto».
Il terzino della Roma Leonardo Spinazzola ha parlato a Dazn del cambio di panchina avvenuto questa settimana, con Jose Mourinho esonerato.
Che persona è De Rossi, che rapporto hai e che allenatore può essere?
«Con Daniele ho avuto la fortuna di giocarci, in nazionale, e di averlo nello staff all’Europeo. Già era un allenatore in campo, grande persona e uomo che ti trasmette tanto. Ha già trasmesso tanto».
Il cambio tecnico era inevitabile?
Spinazzola: «Sono scelte societarie, noi abbiamo messo sempre il massimo, anche con Mourinho, nel calcio i risultati contano. Ripartiamo da oggi».
Spinazzola verso l’Arabia (Corsport):
Anche la Roma fiuta i petrodollari. L’Al-Ahly, squadra saudita della città di Gedda, ha presentato una proposta al procuratore di Spinazzola, Davide Lippi. Un’offerta importante, della quale ancora non si conoscono i dettagli perché la trattativa non è entrata nel vivo. Prima gli arabi vogliono capire attraverso i loro intermediari se Spinazzola, che in Medio Oriente viene ricordato come il re della fascia sinistra all’Europeo 2021, sia interessato al trasferimento.
Un estratto dalla conferenza di De Rossi:
Che tipo di lavoro hai impostato e che Roma hai visto?
«Quando cambi allenatori vedi giocatori che vanno a 3mila all’ora. Succede sempre. I primi allenamenti ti danno una risposta fino a un certo punto, bisogna capire quanto terremo questo tenore. Vanno a duemila. Sembra assorbano due tre concetti nuovi che vogliamo mettere, sembrano delle spugne».
Ha sentito Totti:
«Ci siamo sentiti. Mi ha mandato il messaggio di in bocca al lupo. In questi giorni abbiamo parlato un paio di volte e ci siamo promessi di vederci. Passeremo un po’ di tempo insieme».
Qual è il problema della Roma?
«Non pensavo ci fossero tutti questi problemi, la società sì. Io devo partire dallo 0-0, come le partite. In 3-4 giorni non fai in tempo ad analizzare tutto. Per questioni di tifo la Roma l’ho seguita sempre, quindi è la squadra che conosco di più al mondo. Magari abbiamo accorciato il periodo di studio. Sarei contento se a fine stagione noi fossimo tra le prime quattro della classifica. Un obiettivo non facile ma da puntare».