Rmc Sport: la Federcalcio argentina riceve inoltre una multa di 21.000 euro per il comportamento dei tifosi. Nessuna sanzione per il Brasile.
A novembre Brasile e Argentina si sono affrontate per le qualificazioni ai Mondiali 2026 e il pre-partita era stato tutt’altro che tranquillo: scontri e sospensione del match per parecchi minuti, dopo che la polizia brasiliana era stata violenta contro i tifosi argentini. La Fifa aveva minacciato sanzioni, che ora sono arrivate.
Le sanzioni per l’Argentina:
Rmc Sport scrive: La nazionale albiceleste giocherà la sua prossima partita davanti al 50% degli spettatori allo stadio contro il Cile il prossimo settembre. Inoltre, dovrà pagare una multa di 75.000 euro. I compagni di squadra di Lionel Messi si erano persino rifiutati di iniziare la partita per protestare contro il trattamento brutale riservato ai loro sostenitori. Questi sono stati tuttavia riconosciuti come responsabili di “atti indisciplinati dentro e intorno allo stadio”. L’Afa (Federcalcio argentina) riceve una multa per questo di 20.000 franchi svizzeri (poco più di 21.000 euro). Nessuna sanzione per il Brasile.
Rmc Sport aveva già parlato delle possibili sanzioni:
La Fifa ha aperto un procedimento disciplinare contro le federazioni brasiliana (Cbf) e argentina (Afa) dopo gli scontri tra tifosi che hanno ritardato di quasi trenta minuti il ”superclasico” Brasile-Argentina martedì. L’organismo mondiale accusa il Brasile, paese ospitante dell’incontro nel leggendario stadio Maracanà di Rio de Janeiro, di “potenziali violazioni dell’articolo 17” del suo codice disciplinare, che stabilisce le norme relative all’ordine e alla sicurezza delle partite.
Le parole di Messi nel post-partita:
E’ stato molto brutto perché abbiamo visto come picchiavano la gente. Eravamo molto preoccupati per le famiglie e le persone presenti che non sapevano cosa stesse accadendo. A quel punto giocare la partita era passato in secondo piano. Ovviamente l’abbiamo vissuta male per come è stata trattata la nostra gente, presa a manganellate dalla polizia, proprio come era già successo qui per la finale di Libertadores. Ci sono giocatori che avevano lì le loro famiglie e si sono spaventati perché non sapevano cosa stava succedendo. Quando poi ci hanno informato delle condizioni dei nostri cari, allora siamo rientrati per giocare.