L’agente di Kvara ha sollevato il coperchio della pentola in ebollizione. Victor e Kvara (anche se non direttamente) si sono tirati gli stracci in faccia
Napoli, spogliatoio al veleno per tanti mancati rinnovi e la voglia di andar via di altri giocatori. Lo scrive il Corriere della Sera con Monica Scozzafava che parte ovviamente dalla lite tra Osimhen e il procuratore di Kvaratskhelia.
Prima o poi qualcuno avrebbe sollevato il coperchio della pentola in ebollizione, tra gli scontenti del Napoli c’è Kvara e il suo agente, Mamuka Jugeli, ci ha messo un attimo, dalla Georgia, per sottolineare la disparità di trattamento del suo giocatore con Osimhen, coperto d’oro col nuovo contratto prima di partire per la Coppa d’Africa. Kvara non ha rinnovato e come miglior giocatore della serie A della stagione scorsa, ha un ingaggio inferiore a un milione e mezzo.
Altro che panni sporchi (non) lavati in famiglia, qui i due principali protagonisti dello scudetto della scorsa stagione si sono tirati gli stracci in faccia, più o meno direttamente.
In uno spogliatoio già depresso per i risultati ma anche invelenito dalle polemiche per i mancati rinnovi di molti giocatori e la voglia di andar via di altri, la lite a distanza Kvara-Osimhen destabilizza ulteriormente l’ambiente.
Il Corsera riporta anche la reazione dell’agente di Osimhen (Calenda) all’agente di Kvara che aveva esternato i suoi dubbi (che sono le certezze di tutti) sulla natura del rinnovo di Victor ossia che sia un rinnovo per una partenza a giugno. In Arabia secondo l’agente di Kvara.
Roberto Calenda, è entrato anche lui in scena a gamba tesa contro il collega georgiano. «Non è corretto parlare del futuro di giocatori che non si rappresentano. Così facendo si creano problemi e malintesi oltre a previsioni sciagurate degne di un pessimo indovino. Che mettono il mio assistito in cattiva luce nei confronti dei tifosi. Abbiamo appena firmato un rinnovo di contratto e l’unico desiderio di Victor, oltre alla Coppa d’Africa, è quello di aiutare il Napoli. Tutto il resto è spazzatura».