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Al Napoli serve un direttore sportivo carismatico che venga lasciato libero di lavorare (Moggi)

Non ci sono più Spalletti e Giuntoli a mantenere gli equilibri. Basterebbe vedere il lavoro che sta facendo Giuntoli alla Juventus

Al Napoli serve un direttore sportivo carismatico che venga lasciato libero di lavorare (Moggi)
Ci Napoli 21/05/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Inter / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Cristiano Giuntoli

Al Napoli serve un direttore sportivo carismatico che venga lasciato libero di lavorare. A scriverlo è Luciano Moggi su Libero.

La squadra campana sembra incapace di segnare, di vincere e a Torino, è stata addirittura umiliata. Il Napoli di adesso è, demotivato, non ha autostima di se stesso e deve essere prima di tutto ripristinato caratterialmente. E non è certo Mazzarri a poterlo fare perché, essendo considerato un allenatore di passaggio, potrebbe diventare addirittura un alibi per la squadra.
Hanno sbagliato in società quando hanno permesso ai propri giocatori di mettere alla berlina pubblicamente Garcia: da quel momento è scoppiato il caos nello spogliatoio e fuori.

La verità è che non ci sono più Spalletti e Giuntoli a mantenere gli equilibri. Basterebbe vedere come la presenza di Giuntoli in Juventus abbia contribuito a rasserenare l’ambiente, legando a filo doppio allenatore, squadra e dirigenza, con i risultati che ne stanno conseguendo. Secondo noi al Napoli di adesso non occorrono rinforzi di giocatori, meglio un direttore dal passato e presente carismatico, capace di rimettere in piedi un ambiente dove sembra essere passato un carro armato a spianare quanto di buono era stato fatto in passato. Che sia però lasciato lavorare senza interferenze.

De Laurentiis manda il Napoli in ritiro punitivo, rischia anche Mazzarri. Lo scrive Repubblica.

Castigo doveva essere e alla fine è stato, con i campioni d’Italia spediti da ieri in clausura e senza una scadenza temporale precisa, visto che dopo il derby di sabato con la Salernitana — al Maradona — Di Lorenzo e compagni voleranno subito in Arabia per la Supercoppa italiana. C’è il rischio quindi che il provvedimento punitivo si protragga per un paio di settimane, nonostante le resistenze dei giocatori.

«Elmas è già venduto e Zielinski preferisce forse le nebbie del Nord…», aveva tuonato Adl lo scorso 20 dicembre in un’intervista surreale, a cui avrebbe dovuto fare subito seguito — con l’imminente partenza per la Coppa d’Africa di Anguissa — almeno l’acquisto di un centrocampista. Invece sono passati 20 giorni e alla prima del 2023 la squadra è stata costretta a presentarsi in emergenza, con gli uomini contati in ogni reparto.

Ma dal mea culpa di De Laurentiis al ritiro punitivo è stato un attimo e ora nel Napoli sono tutti sulla graticola. Anche Mazzarri, che rischia di pagare in prima persona per aver assecondato le richieste del suo presidente.

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