54 gol tra Al Nassr e Nazionale portoghese. Supera Kylian Mbappé, Harry Kane e Erling Haaland, fermi a 52 e 50 gol.
Cristiano Ronaldo è il miglior marcatore del 2023 con 54 gol.
L’attaccante dell’Al Nassr, club del campionato saudita, supera Kylian Mbappé e Harry Kane (52) ed Erling Haaland (50). Nella top10 l’unico Serie A presente è Romelu Lukaku con 39 gol. Assente Leo Messi, fermo a 28 gol quest’anno. Il campione portoghese ha dichiarato:
«Sono felice. Ho segnato tanto nel 2023, ma voglio farlo ancora, voglio essere il capocannoniere anche nel 2024».
Su Instagram Ronaldo ha “provocato” gli haters attraverso un post in cui ha scritto. “54. Deciderò io quando farla finita”; molte persone, infatti, lo avevano criticato dandolo per “calciatore finito” e incitandolo a ritirarsi.
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IL PORTOGHESE SOTTO INCHIESTA:
Le motivazioni dell’Insparya Hair Medical Clinic vertono sul fatto che l’alopecia viene riconosciuta come malattia e che «i servizi medici per la diagnosi, prevenzione e cura» sono esenti da questa imposta. Al contrario, il Ministero del Tesoro ritiene che una parte dei loro trapianti abbia «scopi puramente estetici» e dovrebbe essere tassata al 21%. Da parte sua, l’azienda ha presentato un rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità e una perizia preparata da un medico specializzato in dermatologia per difendere la sua posizione.
Le indagini dell’Agenzia delle Entrate hanno sotto esame al momento un gran numero di documenti delle cliniche che hanno diverse sedi e anche gli estratti conto e l’elenco anonimo dei pazienti. I documenti sono stati raccolti fino al maggio del 2022, quando è stato comunicato ad Insparya il procedimento. All’interno dell’azienda l’ex calciatore della Juve, Ronaldo, figura come cofondatore e ambasciatore, mentre la sua compagna, Georgina Rodríguez, e il suo socio Paulo Joaquim Silva sono indicati come amministratori. Al momento Insparya sta valutando con i legali come muoversi, ma è sicura, dichiara di aver rispettato «tutta la legislazione vigente in materia fiscale, lavorativa, sanitaria, normativa e di qualsiasi altra natura».
Nel documento di difesa redatto dall’esperto dell’Insparya si legge che tra il 2019 e il 2021 almeno 218 clienti che riportavano «una diagnosi di alopecia androgenetica» e per cui necessitavano di «cure mediche» di trapianto ed è per questo motivo che le fatture emesse non riportavano l’IVA. «Non è in discussione che il trattamento della malattia dell’alopecia porti ad un miglioramento estetico nella maggior parte dei pazienti sottoposti a tale trattamento, ma l’obiettivo di questo trattamento non è solo estetico, ma anche medico, come il posizionamento di una protesi a un paziente che ha perso un arto. In molte occasioni, i trattamenti medici portano ad un miglioramento estetico oltre che in termini di salute».