Nella Treccani, dove esiste il sarrismo ma non c’è traccia di allegrismo o mourinismo, però certi modi di dire, e non soltanto di fare, sono ormai lessico familiare: tra zero tituli e corto muso
Maurizio Crosetti oggi su Repubblica parla dello contro tra la Juve e la Roma e lo traspone nello scontro tra due grandi tecnici come Allegri e Mourinho “Non saranno simpatici, Max e Mou, però sono divertenti. Uno litiga con l’arbitro al punto da farsi squalificate, poi va in tv a dire che è tutto a posto e non c’è da lamentarsi; l’altro preferisce spiegarsi in portoghese, perché le lingue madri hanno soltanto figli unici. E comunque, ascoltare quei tipi è sempre uno spasso. Forse non entreranno mai nella Treccani, dove esiste il sarrismo ma non c’è traccia di allegrismo o mourinismo, però certi modi di dire, e non soltanto di fare, sono ormai lessico familiare: tra zero tituli e corto muso, Mourinho e Allegri hanno creato qualcosa che prima non c’era, o anche solo il modo di nominarlo”.
Max e Mou frontman di club che si nascondono
“La coerenza di Max e Mou a volte sembra testardaggine senza tempo, forse fuori tempo massimo. Il loro mestiere delle armi è ferro temprato dall’esperienza e dal clangore di mille scontri, un attrito che produce scintille, non sogni, non suggestioni. Sempre in primissima persona singolare, anche nel momento della lite che li esalta, Allegri e Mourinho sono i frontman più o meno involontari di club che in questo momento hanno scelto il profilo basso e un parziale nascondimento mediatico. Ed è così che Max e Mou, maestri di comunicazione, vanno avanti mettendoci la faccia e le parole. Questo li rende parafulmini dei giocatori, che perciò li apprezzano parecchio: gli allenatori portano anche i loro pesi”.