A Radio Crc: «Si aspettava di giocare di più nel Napoli. Giocava in Nazionale contro l’Inghilterra e poi rientrava a Napoli per far panchina contro squadre piccole».
George Gardi, agente di Elmas, ha parlato a Radio Crc dalla sua partenza da Napoli direzione Lipsia:
«È stata una scelta condivisa col Napoli. È nata una buona opportunità di mercato per il Napoli e per il giocatore ed era il momento di provare una nuova avventura. A Napoli ha vissuto momenti incredibili e indimenticabili ed è molto affezionato al gruppo e alla città.»
Sarebbe rimasto se avesse giocato con più continuità?
«Questo non lo nego, voleva avere più minuti ed essere un giocatore più importante, potendo essere più decisivo dopo l’annata importante come quella dell’anno scorso. Ma è sempre stato rispettoso verso i compagni e ha accettato le decisioni tecniche. Però è nata questa opportunità in una società tra le più importanti d’Europa ed essere scelti da loro è una grande soddisfazione.»
Elmas si aspettava qualcosa di diverso quando c’era Garcia?
«Si aspettava di giocare di più, chiunque vuole giocare di più. Lui ha più di 50 presenze in Nazionale. Giocava contro l’Inghilterra e poi rientrava a Napoli e si trovava a fare panchina contro squadre di bassa classifica. Ma sempre col massimo rispetto perché ha sempre accettato le decisioni. Quello di vincere lo scudetto era uno dei suoi obiettivi, quindi è stato molto felice di raggiungerlo. La verità è che lui questa cosa del dodicesimo uomo e di essere un giocatore che deve partire dalla panchina, l’ha accettato. Però quando è arrivato a Napoli, Ancelotti lo aveva convinto dicendogli che avrebbe giocato da titolare. Poi andando via lui, le cose sono cambiate.»
Il suo ruolo:
«Lui non si considera un esterno, però si è adattato. Al Lipsia non farà l’esterno, ma il sottopunta che è il ruolo che più gli si addice oltre alla mezz’ala. Lui è felice e credo potrà fare molto bene. Trovare un giocatore con la sua esperienza a questa età, con la duttilità che ha lui, è molto difficile. Per questo gli scout della RedBull che sono tra i più preparati al mondo, hanno deciso di puntare su di lui».