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Laporta ha commissariato Xavi: per lui il Barcellona lavora poco, se ne vanno in kart

Sembra il Napoli di Garcia. El Paìs racconta che al presidente non piacciono tutti questi giorni liberi: due e mezzo nella settimana del Girona

Laporta ha commissariato Xavi: per lui il Barcellona lavora poco, se ne vanno in kart
Db Barcellona 12/10/2022 - Champions League / Barcellona-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Xavi Hernandez

“Ci sono pochi club al mondo che passano dall’euforia alla delusione così velocemente come il Barcellona, ​​nessuno è così vendicativo nei momenti buoni come autodistruttivo in quelli cattivi”, scrive El Paìs. Il giornale spagnolo racconta che Laporta ha di fatto commissariato Xavi. Non fosse che il Barcellona s’è qualificato agli ottavi primo del girone (e nella Liga resta comunque ancora in corsa per il titolo) sembrerebbe quasi il Napoli di Garcia.

“Dopo la vittoria del Girona a Montjuïc, Laporta ha capito che era giunto il momento di mettere sotto pressione lo staff tecnico. Alla dirigenza del Barcellona era giunta la notizia che c’era una sorta di rilassamento sia tra lo staff tecnico che tra i giocatori. Una premessa che, secondo loro, è stata confermata dopo aver analizzato la settimana lavorativa del Barça prima di ospitare il Girona: due giorni liberi, più una mezza giornata ricreativa in cui la squadra ha corso sui kart su iniziativa dello staff tecnico”.

“Laporta – scrive il Paìs – è intervenuto sulle convocazioni della partita contro l’Anversa. Dopo aver riflettuto con il dottor Ricard Pruna, si è deciso che Lewandowski, Gündogan e Araujo si sarebbero recati con i loro colleghi in Belgio per non perdere tre giorni di lavoro. De Jong è rimasto al Barcellona dopo che i medici del Barcellona hanno capito che non era una buona idea che un giocatore raffreddato si unisse al resto della rosa”.

“Le controversie individuali tra giocatori non sono una novità nel calcio, così come non lo sono quelle interne al Barcellona – continua il giornale – Mentre nella dirigenza sportiva sanno che Rafa Márquez può fare da ombrello nel caso in cui Xavi dicesse addio – “non si sa mai cosa può succedere”, dice un dirigente – lo zoccolo duro dello spogliatoio diffida del messicano. “Xavi è una leggenda e, per la maggior parte dei giocatori, Márquez non lo è. Tutti sanno che è un uomo Deco”, si lamenta uno dei capigruppo”. Insomma, un bell’ambientino.

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