Oggi si è sottoposto a nuovi esami strumentali; l’argentino sarà fuori circa tre settimane e salta anche il match contro la Juventus.
Paulo Dybala è uscito dal campo dopo venticinque minuti nel match tra Roma e Fiorentina in seguito a un infortunio. Come riportato dal sito di Gianluca Di Marzio:
“La partita di Paulo Dybala è durata solo 25 minuti. Il calciatore della squadra di Jose Mourinho ha subito un infortunio che lo ha costretto a lasciare anzitempo il terreno di gioco. L’argentino nella giornata di martedì 12 dicembre si è sottoposto a nuovi esami strumentali. Esami che hanno confermato una lesione al flessore della coscia sinistra. L’argentino sarà fuori tre settimane circa e salterà le gare contro Napoli e Juventus”.
LUKAKU, INVECE, SALTA SOLO IL BOLOGNA:
Romelu Lukaku, espulso nel finale di Roma-Fiorentina, salterà la sfida di campionato contro il Bologna. Il centravanti belga infatti, ha ricevuto solo una giornata di squalifica. Ci sarà quindi contro il Napoli. Insieme a Lukaku, la Roma perde anche Zalewski. Anche lui squalificato contro il Bologna, uno scontro diretto per la zona Champions. Dopo il Bologna, la Roma affronterà il Napoli all’Olimpico. Per il 23 dicembre, data dell’altro scontro diretto, Mourinho potrebbe avere a disposizione tutti i suoi uomini migliori tranne Azmoun.
IL NUOVO DUO D’ATTACCO DELLA ROMA:
CorSport: Dybala ha la luce e la fragilità di una cristalleria di Lalique. Lukaku senza Dybala è come il superstite di un incidente aereo smarrito nella giungla. La Roma senza Dybala e con la solitudine di Lukaku è nient’altro che un muro, capace di resistere finché si può. L’ennesima iattura muscolare di Dybala pesa sul finale d’anno dei giallorossi, che domenica si presenteranno a Bologna senza l’argentino e senza Lukaku, cioè senza qualità, e poi affronteranno il Napoli in casa e la Juve a Torino. Ieri sono bastati venti minuti al burattino di cristallo per accendere la Roma. Ma questo è Dybala: una meravigliosa incompiuta, buona non per godere, ma per consolarsi. Ma inconsolabile, senza di lui, è Lukaku. A cui nessuno dei restanti giallorossi offrirà più un solo pallone appena giocabile. Questo per dire che i rimedi di Mourinho hanno, nelle condizioni date, del prodigioso. E del misteriosamente geniale.