Anche il presidente dell’Aia contro Mourinho: «Parole inaccettabili, è fuori pista»
L’attacco di Mourinho all’arbitro Marcenaro non è passato inosservato. Il tecnico della Roma aveva lanciato una frecciata alla designazione arbitrale (Marcenaro, con Di Bello al Var):
«Mi preoccupa l’arbitro, lo abbiamo avuto tre volte come quarto arbitro e non penso abbia la stabilità emozionale per partite di questo livello. È una partita super importante per noi, non mi lascia tranquillo il profilo dell’arbitro e nemmeno chi è al Var: con lui abbiamo avuto spesso sfortuna… Vedrete che sicuramente domani con Marcenaro, Mancini prenderà un giallo dopo 10 minuti e salterà la Fiorentina»
La procura della Figc ha deciso di aprire un fascicolo sulle sue parole giudicate lesive della professionalità del direttore di gara.
Secondo la procura federale, Mourinho avrebbe violato gli articoli 4 e 23 del Codice di Giustizia Sportiva, che riguardano i “principi della lealtà, correttezza e probità” dei tesserati e le “dichiarazioni lesive”. Oltre ad un’ammenda, Mourinho dovrebbe ricevere una squalifica dall’entità importante.
L’uscita di Josè Mourinho è stata contestata anche da Carlo Pacifici, presidente dell’Associazione arbitri, che non le ha mandate a dire: «Leggo con stupore e preoccupazione certe dichiarazioni che ritengo pretestuose, gratuite e inaccettabili. Se qualcuno pensa di fare tattica o pretattica facendo pressione psicologica sugli arbitri prima di una gara è assolutamente fuori strada. Ho sempre rispettato il lavoro degli altri e pretendo lo stesso rispetto per il lavoro che stanno facendo gli arbitri. Certe affermazioni possono creare e sviluppare violenza anche e soprattutto nelle categorie minori. Ognuno quindi si deve prendere la piena responsabilità di quello che dice
Ecco cosa ha detto l‘allenatore in conferenza stampa:
Mourinho ha espresso anche la sua opinione su Berardi:
«È una buona squadra con un buon allenatore, poi giocano una partita a settimana. Hanno qualità e spesso andiamo in difficoltà con loro, sarà una gara difficile. Poi c’è Berardi, un giocatore fantastico, lo amo, ma bisogna avere rispetto per gli avversari. Quello che fa lui è troppo, esagera nel prendere in giro gli altri, per prendere i gialli, i doppi gialli… Io lo amo e lo odio. È un grande giocatore, ma quel profilo di comportamento in campo non mi piace. Se fosse un mio giocatore non mi piacerebbe per niente»
Sulle dichiarazioni fatte post partita di Europa League, quando aveva definito alcuni dei suoi calciatori superficiali:
«È una perdita di tempo se pensate che dico qualche nome dei giocatori a cui mi riferivo. Oggi ho parlato con la squadra, quando c’è empatia e amore è più facile tornare alla situazione normale dopo aver detto certe cose. Continuo a pensare quello che penso, ma il rapporto è molto buono. Andremo a Sassuolo a vincere una partita che mi fa paura per diversi motivi»