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Napoli-Mazzarri, De Laurentiis si è affidato ancora alla sindrome napoleonica (La Verità)

Colpo di teatro degno del San Carlo. Sembrava fatta per Tudor, ma nessuno aveva fatto i conti con l’autoreferenzialità del presidentissimo

Napoli-Mazzarri, De Laurentiis si è affidato ancora alla sindrome napoleonica (La Verità)
Ci Lecce 30/09/2023 - campionato di calcio serie A / Lecce-Napoli / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Aurelio De Laurentiis con la moglie Jacqueline

Anche La Verità non è convinta della scelta di De Laurentiis. Il presidente del Napoli ha scelto di risollevare le sorti del proprio club richiamando Walter Mazzarri. Il toscano è l’uomo che ha portato i primi trofei nella bacheca del presidente, quello delle prime notti europee. Succedeva più o meno 10 anni fa.

Adesso Mazzarri prenderà il posto di Rudi Garcia, il tecnico scelto per il post Spalletti e diventato, come scrive la Sueddeutsche, un flop a tempo di record. Per la Verità però il responsabile ha il nome di Aurelio De Laurentiis:

Il colpo di teatro di Aurelio De Laurentiis è notevole, degno del San Carlo. Una sorpresa, forse un azzardo perché un decennio nel pallone sembra un secolo. […] sembrava fatta per Igor Tudor. Ma nessuno aveva fatto i conti con la fantasia e l’autoreferenzialità del presidentissimo che durante la notte dell’Innominato ha deciso di andare controcorrente e di ripartire da un nome antico, quasi dimenticato.

Adl si è affidato come sempre all’istinto, anzi alla sindrome napoleonica che lo contraddistingue (ancora di più dopo aver vinto lo scudetto). Della serie: qui l’unico insostituibile sono io“.

E infatti gli addi sottovalutati di Giuntoli e di Spalletti (ma non solo) sono alla base della crisi partenopea. “Nessuno è indispensabile per De Laurentiis, tranne se stesso”. Al punto che quando si parla di incontro tra dirigenti, di fatto è una farsa visto che nella dirigenza del Napoli c’è quasi tutta la famiglia De Laurentiis. Per completare il racconto dell’entusiastico ritorno, la Verità ricorda anche come si lasciato Walter e Aurelio:

Eppure 10 anni fa non si erano lasciati in modo idilliaco, la rottura fu rumorosa. Dopo le stabili qualificazioni in Champions League il tecnico chiedeva investimenti importanti, il presidente preferiva passi più prudenti. Aveva ragione lui: un po’ di pazienza e sarebbero arrivati Gonzalo Higuain e Jorginho”.

 

 

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