È diventato anche il capitano. È lui l’uomo cui gli altri giocatori si affidano, Arteta: «La sua influenza sul resto della squadra è enorme»
Jorginho ha conquistato l’Arsenal e anche la fascia di capitano dei Gunners dopo meno di un anno dal suo arrivo dal Chelsea. Non certo una squadra qualunque. Il Telegraph racconta di come ha preso in mano il centrocampo di Mikel Arteta, tanto che in campo è lui l’allenatore o, meglio, la voce dell’allenatore.
L’italo brasiliano ha riconquistato anche la convocazione in nazionale, Spalletti lo ha voluto viste le assenze di Fagioli e Tonali. Lui, dopo aver iniziato sette partite su otto da titolare, dimostra ancora di saper fare il bello e il cattivo tempo in mezzo al campo.
“Non ha bisogno di segnare o di fare assist per avere un impatto significativo sulle partite, ed è sempre più evidente che è lui l’uomo a cui gli altri giocatori dell’Arsenal si affidano. Nessun membro della squadra di Mikel Arteta parla più di Jorginho che sta diventando il maestro del possesso palla dell’Arsenal e la voce del suo allenatore in campo durante le partite. «Il modo in cui questo ragazzo gioca, si allena e supporta la squadra in ogni modo possibile, mi rende davvero felice», le parole di Arteta”.
Quando è arrivato all’Arsenal, Jorginho non è stato accolto nel migliore dei modi. Diversi tifosi hanno dimostrato delusione al suo arrivo, al suo posto volevano un certo Moises Caicedo. Ma oggi gli stessi tifosi non si separerebbero più dall’italo brasiliano. La fascia da capitano al braccio dimostra l’enorme ascendete che ha sui compagni dopo Odegaard e Gabriel Jesus
“«È un giocatore incredibile, è un leader, è molto intelligente e ha le qualità per migliorare la squadra», ha detto Arteta di Jorginho la scorsa settimana. «È una gioia averlo. La sua influenza sul resto della squadra è enorme». Jorginho dopo il Burnley non avrà un posto di rilievo negli highlights. Ma sono stati i suoi movimenti e i suoi passaggi a permettere all’Arsenal di dominare“.