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Ibrahimovic e Cardinale, incontro in hotel per decidere il futuro

Il nuovo faccia a faccia potrebbe dare il via libera definitivo al coinvolgimento dell’ex bomber rossonero. Un coinvolgimento da definire con attenzione

Ibrahimovic e Cardinale, incontro in hotel per decidere il futuro
Mg Milano 26/02/2023 - campionato di calcio serie A / Milan-Atalanta / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Zlatan Ibrahimovic

Ibrahimovic, ex attaccante del Milan, e Cardinale, patron di RedBird si sono incontrati in un hotel in zona corso Venezia, a Milano. Sky Sport scrive che i due si sarebbero incontrati “per parlare di un possibile ritorno al Milan di Zlatan, non più da giocatore, ma con un ruolo da stabilire. Al suo ritorno in Italia alla vigilia di Milan-Psg, Gerry Cardinale ha subito voluto fissare un colloquio con Ibrahimovic, nello stesso hotel dove qualche mese aveva già incontrato lo svedese

Ibrahimovic è stato ripreso, sorridente, mentre usciva dall’hotel. L’ex attaccante non ha rilasciato dichiarazioni.

Zlatan e il numero uno di RedBird certamente avranno nuovamente discusso anche i dettagli sul possibile ruolo di Ibra nel club. All’uscita dell’albergo poi bocca cucita per lo svedese che ha risposto solo con un sorriso a chi gli ha chiesto come è andato il vertice.

Cappellino nero, felpa e pantaloni scuri, Zlatan si è presentato nell’albergo di Cardinale da solo e non ha rilasciato dichiarazioni né all’ingresso, né all’uscita. Atteggiamento low profile che conferma l’importanza del momento. Secondo quanto trapela da giorni, del resto, sul fronte Ibra si registra una certa accelerata in casa Milan. E proprio il nuovo faccia a faccia con Cardinale potrebbe dare il via libera definitivo al coinvolgimento dell’ex bomber rossonero. Un coinvolgimento da definire con attenzione per mettere l’esperienza di Zlatan al servizio della squadra e non creare problemi all’ambiente e allo spogliatoio.

Cardinale aveva già espresso ai microfoni di class Cnbc il suo desiderio di vedere Ibrahimovic diventare un punto di riferimento per la squadra: «Zlatan è un leader, lo sto conoscendo e mi piace molto ha spiegato il numero uno di RedBird -. Lo ritengo un leader nato, ci servono personaggi così. Potrebbe servirci come consigliere per me ma anche come leader in riferimento alla squadra. Dipende da lui, ne stiamo discutendo»

Anche la “Gazzetta” ha fatto notare il bisogno del Milan di avere all’interno della squadra una figura di riferimento come quella di Zlatan:

Il ko con l’Udinese, il terzo nel giro di quattro partite, ha emesso una sentenza: questo Diavolo ha un problema di leadership. In campo manca un giocatore che riesca a trascinare e chi si era assunto le responsabilità da capobranco – vedi Leao – continua a faticare. E allora, quella che fino a ieri veniva inquadrata come una grande opportunità è diventata una necessità: il Milan ha bisogno di “zlatanizzarsi”, Ibra serve come il pane. 

LE RESPONSABILITÀ DI PIOLI (NAPOLISTA)

Il Milan perde in casa con l’Udinese, Pioli si avvicina all’uscita. Bordate di fischi a San Siro. L’Udinese non aveva ancora vinto in questa stagione.Il dio del calcio si fa sempre sentire. Se sostituisci Leao e Giroud con Okafor e Jovic (è accaduto a Napoli una settimana fa), sei destinato a un brutto avvenire. Il dio del calcio ti punisce. È quel che è successo a Stefano Pioli allenatore (non sappiamo ancora per quanto) dei rossoneri che questa sera a San Siro sono riusciti nell’impresa di perdere in casa – diremmo anche meritatamente – con l’Udinese di Cioffi (tecnico malvisto dai tifosi che non capiscono niente a ogni latitudine: è una delle poche certezze del mondo del calcio). Ha anche schierato Jovic dal primo minuto.

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