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Chapeau a Sinner, ma gli atleti si sono venduti allo sport business (Il Giornale)

Nel calcio 70 partite a stagione. La MotoGp ha 21 gran premi e 21 gare sprint. La F1 23 Gp e 6 gare sprint. Il ciclismo 60 gare in 9 mesi

Chapeau a Sinner, ma gli atleti si sono venduti allo sport business (Il Giornale)
New York (Usa) 01/09/2023 - US Open / foto Imago/Image Sport nella foto: Jannik Sinner ONLY ITALY

Il Giornale torna sul ritiro di Sinner dall’Atp di Parigi Bercy. Alla base del ritiro del tennista altoatesino c’è la prevaricazione del business sullo sport. Per il Giornale, nello sport c’è bisogno di più Sinner e di meno atleti robot.

Ma si tratta solo di un desiderio, perché se è vera che “manca il rispetto per gli atleti“, è vero anche che “gli atleti di livello si sono venduti l’integrità fisica, la saluta mentale, la capacità di resistere a fatica e stress. Ti regalo tutto, ma pagami“.

Il Giornale fa diversi esempi di sport che spremono fino all’osso gli atleti:

Chapeau ad un atleta che ha detto: ora mi fermo io, questo calendario non è umano. Non è facile dirlo, attuarlo in un mondo dove il campione viene considerato una macchina, un automa: meglio se ti fa arricchire, prima di arricchirsi. Lo sport business ha bisogno di spettacoli, la tv è pura voracità: paga tanto, pretende di più. Basta dare un occhio al calcio: un giocatore di livello disputa non meno di70 partite a stagione. Il calendario della MotoGp prevede 21 gran premi e 21 gare sprint, ovvero sempre due gare nel giro di tre giorni. La “Formula uno” chiede 23 gran premi e 6 gare sprint. Il ciclismo calendarizza tra le 55 e le 60 corse nel giro di 9 mesi

Basket Usa ed anche quello europeo ripropongono tornei a ritmo di stacanovismo. La gente dell’atletica svolazza per il mondo a caccia di meeting ben remunerati“.

Nibali, nel 2014, rimase in sella tra allenamenti e corse per 996 ore e oltre 32 mila chilometri. “Come fosse rimasto in bici, 24 ore su 24, per 41,5 giorni di fila“.

L’amara conclusione e la presa di coscienza che di Sinner ce n’è uno ogni cento:

Difficile comprendere come [gli atleti] tengano botta tra fusi e stanchezza fisica. O forse è immaginabile. Lo sport business è doping. C’è doping e doping”.

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