39 punti in quattordici partite e otto gol subiti. L’ex calciatore: «Ho lavorato con Ancelotti, Lippi, Pellegrini… ma con Guardiola ho capito i vari sistemi di gioco».
La scorsa stagione il Leicester è retrocesso in Championship (Serie B inglese). A guidarlo ora è Enzo Maresca, ex vice di Pep Guardiola al City; nell’undici titolare c’è anche il giovane azzurro Cesare Casadei, protagonista del Mondiale U20, in prestito dal Chelsea. Marca elogia il rendimento della squadra, al primo posto con 39 punti in quattordici partite:
“Sono scesi in Championship dopo un decennio nell’élite in cui hanno firmato la più grande impresa nella storia del calcio inglese vincendo la Premier nel 2016. Poi hanno raggiunto i quarti di finale di Champions League nel 2017, conquistato la Fa Cup e la Community Shield nel 2021. Non erano in crisi dal 2014, ma ora sono tornati a scalare la classifica del calcio inglese. «Abbiamo un “problema”: è ancora ottobre. Voglio essere in questa posizione in classifica a febbraio, marzo… I giocatori sanno che se manteniamo questa intensità vinceremo più partite di quante ne perderemo», aveva detto l’ex giocatore italiano sabato. Il loro record di punti era stato raggiunto in Championship solo dal Bristol City nel 1905-06. Se continuassero così, raggiungerebbero 138 punti a fine stagione.
«Sono stato fortunato. Ho lavorato con Ancelotti, Lippi, Pellegrini… Tutti allenatori fantastici, ma è stato Guardiola a farmi capire come comprendere i sistemi di gioco». Ora, come fece Mikel Arteta, ha ‘lasciato’ Guardiola per spiccare il volo e ha impostato uno stile di gioco che predilige il possesso palla, agli antipodi del gioco di contropiede che ha reso eterno il Leicester di Ranieri. «I calciatori hanno fatto uno sforzo incredibile per imparare i miei metodi. La cosa più importante è mantenere la posizione e cercare la giusta strategia», ha spiegato. Il suo Leicester ha il 64% di possesso palla in media, ha segnato ventinove gol e ne ha subiti otto”.
MARESCA, L’ULTIMO DISCEPOLO DI GUARDIOLA (Telegraph):
È uno ossessionato dal calcio, che ha insistito affinché la sua squadra rimanesse a dormire nel centro sportivo del Leicester per l’intera prima settimana di pre-campionato per costruire una cultura e diffondere le sue idee. Di solito opera con un modulo 4-3-3, vuole che la sua squadra costruisca dalle retrovie lentamente e con pazienza, per poi reagire spietatamente e rapidamente nell’ultimo terzo quando gli spazi vengono sfruttati.